Be Bankers
65 point della negoziazione risultano par- ticolarmente sfidanti le tempistiche per tutti gli stakeholders: - per l’impresa ed i suoi advisor definire e avanzare una proposta “bancabile”; - per i creditori gestire in un periodo di picco molteplici audizioni interban- carie moderate dall’esperto e acquisi- re maggior velocità nella valutazione del merito creditizio di controparti in temporanea situazione di crisi. Le pri- me casistiche purtroppo evidenziano anche alcuni casi di abuso, laddove la finalità prevalente del ricorso alla CNC perseguita dal debitore non sia la pre- servazione della continuità d’impresa per tutti gli stakeholders, bensì una sostanziale esdebitazione della stessa attraverso l’accesso al concordato sem- plificato, conducendo in mala fede le negoziazioni e proponendo ai propri creditori proposte molto penalizzanti. Diventa cruciale quindi schierare sem- pre una squadra affiatata di professio- nisti, advisor industriali e finanziari, legali e fiscalisti, che abbiano un com- provato track recordnella gestione della crisi d’impresa: questo team non può essere sostituito dall’esperto, figura con finalità di facilitatore e non di risolutore della crisi attraverso la predisposizione ed esecuzione di un piano industriale. Denominatore comune dei casi a cui non si è pervenuti all’obiettivo di risa- namento sinora osservati dagli scriventi è in largamisura lamancanza di questo importante supporto all’impresa. L’utilità dello strumento, se come con- fidiamo avrà modo di consolidarsi nei prossimi mesi, potrà contribuire a ri- flettersi in una maggior efficienza ed efficacia di mercato. Per gli investitori inNPE, ed in particolare negli UTP, l’in- troduzione di uno strumento che può produrre risultati attesi molto diversi pone enfasi sull’analisi degli scenari per determinare il pricing d’acquisto di esposizioni antecedenti all’apertura della procedura e del profilo di rischio di rendimento per interventi di nuova finanza. La ponderazione tra scenari liquidatori gone concern, anchemolto penalizzan- ti per i creditori privati del diritto di voto nella procedura semplificata, e going concerndiventa eserciziomaggiormen- te sfidante e complesso, considerando anche la compressione temporale con cui si presenteranno nell’immediato fu- turo le opportunità in questo periodo di “traffico” congestionato e l’espansione dell’offerta da parte degli intermediari creditizi “tradizionali”, ai quali viene richiesto un impulso sempre più forte al deleverage con la recente introduzione del calendar provisioning.
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