Be Bankers
83 cumenti si alzerà. Una gerarchia visiva adeguata e link ipertestuali dovrebbero essere prerequisiti comunicativi di base per redigere documenti fruibili, tanto quanto una corretta grammatica od or- tografia. Comeha iniziatoaoccuparsi di questa disciplina? Ho iniziatoasperimentareea fare ricerca assieme ad un’altra pioniera nel campo del proactive law e legal design, Helena Haapio, nell’ambito di un programma quinquennale di ricerca. Da questo inte- ressecomune,hoiniziatoafareilmiodot- torato inorganizational studiesallaAalto University,inFinlandia,progettandoete- standoempiricamente convarieaziende e pubbliche amministrazioni nuovi tipi di contratti “visuali”. Ho iniziato anche a collaborare con la World Commerce & Contracting, associazione professionale globale dei contract manager, che da su- bito ha capito il valore di questo approc- cio. Anche grazie al supporto di questa associazione, ancora dottoranda, ho ini- ziato a ricevere richieste di consulenza da altre aziende in giro per il mondo e ho così iniziato a lavorare in parallelo fuori edentro l’università.Dopoaver concluso il dottorato nel 2017, sono diventata una libera professionista del legal design a tempo pieno. Un pioniere in questa disciplina Ormai sono in questo campo da oltre 10 anni e agli inizi l’idea di legal design era percepita come estremamente bizzarra ed idealista. Ancor fino al 2016 penso si potessero contare i professionisti del set- tore su una mano. Oggi vedo con gioia semprepiùprofessionisti che fanno legal design,aziendecheloesigono,libridivul- gativiinsvariatelingue,citazioniavecchi articoli accademici, miei e di altre pio- niere comeHaapio,Hagan, Brunschwig, Rossi, Palmirani checresconoognimese. Penso che ormai le persone e le aziende si aspettino semplicità e usabilità in ogni ambito: il dilagare degli smartphone e dei servizi digitali ha cambiato i nostri modelli mentali e come interagiamo col mondo(“ilmediumèilmessaggio”,dice- vainfattiMarshallMcLuhan);ilGDPRed altre normative a tutela dei consumatori hanno stabilito che una comunicazione trasparente sia un diritto di tutti. E pen- sare che quando ho iniziato, il termine legaldesignnonesistevaneppure!Ènato quasi per caso dalla necessità di trovare un nome accattivante ad un evento che organizzai alla Stanford University nel 2013,conlacollaborazionediHelenaHa- apioedell’ormaicelebreMargaretHagan: la prima “Legal Design Jam” al mondo. Perché in Finlandia? Come tanti italiani under40, sonouncer- vello in fuga. Ci andai per unErasmus 16 anni fa, ci sono rimasta per completare i miei studi vista la qualità delle offerte formative, ho iniziato a lavorare in un contesto fortemente innovativo e dina- mico e non sono più tornata. È stata una felice seriedi coincidenzeedopportunità da cogliere. In Italia sono richiesti i suoi servizi o siamo ancora restii ad approcciarci a esso? Le cose iniziano a muoversi fortunata- mente anche in Italia. Sempre più studi legali, dipartimenti in-house, startup, ed alternative legal service providers stan- no sviluppando competenze in questo campo o hanno iniziato a sperimentare. Chi sono i suoi clienti? Oggi di cosa si occupa? Resto soprattutto legata al legal design fatto in “prima persona”, assieme al mio team multidisciplinare di collabo- ratori, anche se sempre più frequente- mente insegno anche a fare legal design ad aziende e studi legali. I miei clienti sono sparsi un po’ in tutto il mondo, soprattutto Europa, Regno Unito e Stati Uniti. Per quanto riguarda i contratti, principalmente lavorodirettamente con i dipartimenti legali e commerciali delle aziende su contratti commerciali, so- prattutto B2B. Questo perché le aziende sono inprima linea e ben comprendono il bisogno di avere contratti più chiari e velocizzare le negoziazioni: si può realizzare un risparmio significativo di tempo, risorse e denaro. Nonostante i contratti commerciali (anche B2C e di appalto pubblico) restino il mio core business, realizzo frequentemente an- che progetti di redesign di informative privacy e data protection agreement, e policy interne alle aziende come codici di condotta, anti-corruzione e whist- leblowing.
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