Be Bankers
Marco Rossi, giurista, presidente del Comi- tato scientifico del Centro Studi Alma Iura, ha contribuito al volume con un’analisi sulla “law in action” (legge in azione), attirando l’attenzione sulla profonda differenza che comporta l’esistenza di diversi regimi giu- ridici per giudicare l’operatività delle inno- vazioni tecnologiche, distinguendo quello realizzato nell’ambito della civil law di ori- gine francese da quello della common law, di origine normanna, affermatasi nei paesi anglosassoni. La sua argomentazione è che i ritardi di regolamentazione nel regime di civil law vengono colmati con decisioni simili a quelle che rappresentano il cuore del regi- me di common law, ossia le sentenze, dato che le controversie nascenti nel settore del Fintech vengono decise dalla magistratura penale, civile e amministrativa in condizione d’incompleta conoscenza della realtà delle innovazioni informatiche in cui si collocano. Fabio Vanorio, funzionario pubblico pro- fondo conoscitore dei problemi delle inno- vazioni tecnologiche, colloca la problematica affrontata dalla raccolta di saggi nel quadro dei mutamenti che esse causano negli equili- bri geopolitici, dove la politica monetaria ha un peso di rilievo. La sua analisi si prefigge di evitare che i paesi trascurino i progressi raggiunti nella costruzione del welfare per favorire il warfare, passando da una competi- zione volta amigliorare il benessere delle po- polazioni in una che si approssima a divenire un conflitto permanente, non solo militare, dove la ricerca della superiorità tecnologica nell’Infosfera diviene l’obiettivo principale, la crescita globale si riduce e gli “ascensori sociali” cessano di operare. Jan A. Kregel, professore all’Università Tec- nologica di Tallinn in Estonia, co-fondatore della Scuola Post-keynesiana e grande cono- scitore di HymanMinsky, trae le conclusioni dell’intero lavoro, risalendo alle origini della moderna politicamonetaria, dedicandoparti- colare attenzione ai contributi di Irving Fisher e JohnMaynardKeynes, il cui cinquantenario della pubblicazione del Tract of Monetary Re- form gli autori del lavoro hanno inteso cele- brare, considerandola una ricerca che non ha mai fine; gli stessi temi allora dibattuti sono nuovamente riemersi, in un habitat politico e tecnologico più complicato, per l’affermarsi di una politica monetaria accomodante per evitare una grave crisi sistemica, nella quale si è inserita una ripresa dell’inflazione che ha imposto un nuovo cambio d’indirizzo. Nel complesso gli autori hanno tenuto a freno la tentazione di avanzare critiche al compor- tamento eccessivamente accomodante delle banche centrali dopo la crisi globale del 2008, mostrandosi ben consci che esse hanno do- vuto affrontare conseguenze assai complesse, alle quali si sono aggiunte la pandemia del Covid-19 nel 2020 e la ripresa repentina della domanda globale nel 2021, che hanno scon- volto le conoscenze che avevano fino a quel momento guidato la loro azione. E tuttavia, avvertono: la “normalizzazione” della poli- tica monetaria, per avere successo, deve in- cludere una visione di lungo periodo così da incidere nel controllo delle aspettative che, a ben vedere, rappresenta appunto l’autentico obiettivo della politica monetaria. A 50 anni dalla pubblicazione del Tract on Monetary Reform, gli stessi temi dibattuti da Keynes sono riemersi in un habitat politico e tecnologico più complicato. B E | B AN K E R S 27
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