BeBankers
gli utili netti hanno registrato un incremento “monstre” del 257% a 193 milioni, 100 dei quali provenienti comunque da una partita straordinaria, Decio in questa intervista a Be Bankers, spiega le nuove ambizioni della banca e fa il punto sullo scenario in rapido movimento dell’economia italiana e del set- tore bancario. “La nostra prima ambizione è la soddisfazio- ne dei clienti che rappresenta il nostro tratto distintivo. Per poter offrire loro ottimi servizi e mantenere la nostra indipendenza occorre essere in grado - è la nostra seconda ambizio- ne - di generare capitale ed essere redditizi.”. “Negli ultimi anni, nell’ottica di contrastare la crisi innescata dal covid si è assistito a un temporaneo allentamento delle stringenti re- golamentazioni, il che ha consentito alcune misure, come l’utilizzo delle garanzie pubbli- che per i crediti, che hanno avuto un impatto positivo sulle banche. E l’ambizione per la crescita? In un ambiente altamente competitivo, è fon- damentale un impegno continuo e costante verso la crescita al fine di mantenere il nostro posizionamento sul mercato e favorire lo svi- luppodei nostri collaboratori, ancheattraverso l’espansione per linee esterne. Pertanto, cer- cheremo opportunità di crescita che manten- gano la salute finanziaria dell’azienda e la sua strutturaproprietaria,esiamoprontiasfruttare tali opportunità quando si presenteranno. Una crescita, dunque, ma in che direzione? Ad esempio nel sostegno alle Pmi, nella ge- stione del risparmio ed anche nella cessione del quinto dove abbiamo una società, Fides, che sta operandomolto bene. Sono segmenti dove riteniamo di poter coniugare il nostro essere una banca generalista con l’ambizione a diventare più specialista. Con una quota di mercato dello 0,6-0,7% non possiamo certo pensare di voler essere un player dominante. Siamo un player di nicchia e dobbiamo avere qualcosa che ci differenzi. Come si coniugano i vostri piani di crescita con l’attuale contesto dell’industria bancaria? La ripresa di valore degli sportelli bancari sta permettendo alle banche di raccogliere risor- se a costi contenuti. Tuttavia, è uno scenario destinato a cambiare quando la liquidità di- venterà una risorsa più scarsa. Per questo ci aspettiamouna variazione nella struttura del- la raccolta dei fondi, con un maggior rilievo sui depositi a termine rispetto a quelli a vista, tutto ciò è in linea con i trend già visti in altri paesi. Almomento, un elemento significativo da evidenziare è il ritorno di una quota del risparmio delle famiglie verso i titoli di stato. La concorrenza con i BtP vi costrin- gerà a remunerare i conti correnti, come stanno facendo altre banche? Non credo. Come succede in tutta Europa esiste un conto operativo, che non è remu- nerativo, di conseguenza i clienti che desi- derano ottenere rendimenti dai loro fondi, tendono a optare per la creazione di conti d’investimento o conti di deposito a breve termine, in base al loro orizzonte temporale d’investimento. Nella rarefazione della liquidità influiscono anche le scelte della Bce. Non vi preoccupano le scadenze per la restituzione dei finanziamenti TLTRO alla Banca centrale? Tra la fine del 2023 ed il 2024 in Europa dovranno essere restituiti € 600 miliardi. Non siamo preoccupati, abbiamo iniziato un anno faunpianodi funding. I nostri indicatori di liquidità, sia a breve che a medio-lungo termine, hanno registrato miglioramenti, per cui non riteniamo che sia possibile un impatto immediato sulle nostre capacità di finanziamento. Banco Desio e della Brianza I N UME R I Fonte dati: verbale dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria del 27 aprile 2023) ANNO DI FONDA ZIONE 1909 DIPENDENTI 2403 SPORTELLI 280 RACCOLTA DIRE T TA AL 30 GIUGNO 2023 € 13,9 MLD (+ 10,3% rispetto al 31 dicembre 2022) IMPIEGHI AL 30 GIUGNO 2023 € 12,1 MLD (+ 5,5% rispetto al 31 dicembre 2022) UTILE NE T TO 202 2 € 81,5 MLN (+ 48,4% rispetto al 2021) UTILE NE T TO 1° SEM. 2023 € 193,3 MLN (+257% * rispetto al primo semestre del 2022) MAGGIORI A ZIONISTI: Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.A.p.A.: 50,41% (partecipazione di controllo) Avocetta S.p.A.: 8,41% Stefano Lado: 7,43% (di cui 5,53% tramiteVega Finanziaria SpA) (*) influenzato da poste straordinarie per cica € 134,2 mln 36 B E | B AN K E R S
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