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società di gestione. La maggiore attenzione per questa tipologia di servizi ha portato an- che a un incremento nel numero di questi operatori che, tra il 2011 e il luglio 2017, è cresciuto inmodo significativo nei principali mercati di NPL dell’Eurozona (Spagna, Italia, Irlanda e Portogallo). Scopo e ambito di applicazione della direttiva La direttiva ECSD fa parte del piano dell’UE per ridurre lo stock di crediti in sofferenza (NPL) detenuti dalle banche europee, per evitare che si accumulino in futuro e per pro- muovere lo sviluppo di unmercato seconda- rio per gli NPL. La preoccupazione principale alla base di questo provvedimento riguarda la possibilità che l’accumulo di ingenti stock di NPL da parte delle banche potrebbe limitare la loro capacità di erogare credito alle fami- glie e alle imprese per stimolare la crescita economica. L’iter per l’approvazione della direttiva, che era in discussione dal 2018, è stato accelerato dalla pandemia di Corona- virus (COVID-19) e dalle preoccupazioni che l’impatto della pandemia avrebbe portato a un aumento delle insolvenze. La nuova normativa mira a consentire alle banche di gestire in modo più efficace gli stock di NPL migliorando le condizioni per la vendita di questi crediti a terzi. Questo ob- biettivo viene perseguito creando un quadro normativo a livello europeo, che imponga regole omogenee alle banche che vendono gli NPL, nonché agli acquirenti che li acquistano e ai soggetti che si occupano della gestione e recupero. Le banche che vendono gli NPL dovranno fornire dati coerenti ai potenziali acquirenti inunmodello ancora da concorda- re. Ciò consentirà agli acquirenti di credito di effettuare un’adeguata due diligence quando intendono acquisire portafogli di NPL. Gli NPL a cui si applica la direttiva sono i prestiti erogati dagli istituti di credito dell’U- nione, che sono stati classificati come sof- ferenze in conformità con la normativa UE sui requisiti patrimoniali. La direttiva non include i prestiti originati da prestatori non bancari o da banche che non hanno la sede legale nell’UE. La direttiva si applica agli acquirenti di crediti che acquisiscono portafogli di NPL dalle ban- che,manondispongonodi una licenzabanca- ria per operare nell’unione. Questi investitori nondovrannonecessariamente dotarsi di una licenza ai sensi del nuovo quadro normativo, potendo delegare la gestione ad un credit ser- vicer autorizzato, in mancanza della licenza. L’impatto potenziale sul mercato del servicing Come evidenziato in una serie di analisi pubblicate dall’agenzia di rating DBRS Mor- ningstar è probabile che l’attuazione della direttiva comporti dei vantaggi per gli inve- stitori nei mercati degli NPL dell’UE, perché l’armonizzazione della normativa dovrebbe portare all’affermazione di standard unifor- mi per la fornitura di informazioni nelle due diligence, consentendo agli acquirenti di va- lutare i portafogli in modo più accurato. La nuova regolamentazione dovrebbe ga- rantire che i servicer agiscano nelle diverse giurisdizioni con la stessa diligenza e atten- zione in tutti gli Stati membri. Inoltre, la pos- sibilità di trasferire l’autorizzazione da uno Stato membro all’altro dovrebbe ridurre gli oneri amministrativi per i soggetti che ope- rano in più giurisdizioni, riducendo i costi e garantendo uno standard coerente di attività. A questo va aggiunto lo stimolo potenziale ad una maggiore concorrenza derivante dal- la possibilità che i servicer che attualmente operano in un solo stato possano espandersi anche in altre giurisdizioni. Per riassumere, l’armonizzazione della nor- mativa potrebbe portare un contributo posi- tivo al consolidamento del mercato del credit management, riducendogli ostacoli alla realiz- zazione di operazioni transfrontaliere, ferma restando lanecessitàdi specifichecompetenze locali, che rimarranno comunque necessarie per l’espletamento di azioni giudiziarie in paesi con ordinamenti giuridici differenziati. Le modifiche introdotte dalla ECSD hanno la finalità principale di armonizzare a livello europeo il quadro regolamentare per l’attività di acquisto e gestione dei crediti. Sebbene permangano differenze non trascurabili tra i diversi ordinamenti giuridici dei paesi euro- pei in tema di procedure esecutive e concor- suali, la nuova normativa dovrebbe costituire un passo in avanti verso una maggiore inte- grazione dei diversi mercati delle esposizioni deteriorate. In quest’ottica, un ruolo fonda- mentale dovrebbe essere svolto dal consoli- damento degli Special Servicer operanti su diverse giurisdizioni, al quale dovrebbe cor- rispondere anche unamaggiore concorrenza all’interno delle singole giurisdizioni a fronte di unminor numero di operatori, di maggiori dimensioni a livello internazionale. Per approfondire The Italian NPE market, A New Era is coming, PWC, luglio 2023. First Steps to the Implementation of the EU Directive for NPLs, DBRS Morningstar, Giugno 2023. Mercato delle transazioni NPL e industria del servicing, IFIS NPL Market Watch, Febbraio 2023. DIRECTIVE (EU) 2021/2167 OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL of 24 November 2021 on credit servicers and credit purchasers and amending Directives 2008/48/EC and 2014/17/EU. Panning for Gold: Servicer Evolution in Europe, DBRS Morningstar, Agosto 2022. European NPLs and the Rise of Special Servicers, DBRSMorningstar, gennaio 2018. 50 B E | B AN K E R S
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