Be Bankers
rilevazione di CRIF, che sottolinea non solo che le richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese si sono ri- dotte, nel I° trimestre 2023, del -3,6%rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma che è contestualmente cresciuto del+27,8% l’importo medio richiesto, attestatosi a 146 mila euro circa 2 , con un evidente maggiore affidamento da parte del sistema creditizio in favore di clienti medio/grandi, a scapito a volte di aziende più piccole, ma forse ancor più bisognose di sostegno finanziario. In questo contesto Prelios, il principale ge- store italiano di crediti deteriorati classificati Unlikely-to-Pay (“UTP”), ha deciso di interve- nire a supporto dei debitori che ha in gestio- ne, dando così vita, a inizio 2023, a BlinkS Invoice Trading, la piattaforma digitale per la cessione dei crediti commerciali performing a veicoli di cartolarizzazione. Le motivazioni alla base di questa decisio- ne sono dettate principalmente dai seguenti elementi: 1. le caratteristiche intrinseche del prodotto; 2. la particolare tipologia di debitori a cui Prelios si rivolge; 3. i principi ESG a cui l’operato di tutto il Gruppo Prelios si ispira; 4. lavolontàdimettereaserviziodeinostripar- tner strumenti tecnologicamente innovativi. Con riferimento al primo aspetto, l‘invoice trading si caratterizza per flessibilità (non vi sono obblighi di cessioni ricorrenti e il ceden- te può selezionare dal suo portafoglio singoli clienti/fatture), velocità (fino al 90%del va- lore nominale della fattura viene anticipato al cedente entro 48 ore dalla presentazione della fattura) e assenza di impatti sull’esposizione debitoria del cedente in Centrale Rischi. Tali caratteristiche sono quelle che hanno più in- dirizzato le imprese italiane verso l’invoice trading che, infatti, da gennaio 2021 a giu- gno 2022 (ultimo dato disponibile) hanno ricevuto oltre 1,2 miliardi di euro grazie ad operazioni di questa natura 3 . Per quanto riguarda il secondo punto, Pre- lios gestisce oltre 10 miliardi di euro di crediti UTP, rappresentati da PMI e large corporate che i nostri restructuring manager cercano quotidianamente di accompagnare verso la riammissione in bonis e il ritorno tra i clienti performing. Nel corso della nostra esperienza abbiamo verificato che queste aziende, vive e operanti, hanno spesso un ottimo parco clienti, le cui fatture possono essere cedute, ma hanno an- che rating creditizimoltobassi che le rendono “non bancabili” secondo i criteri tradizionali. La nostra operatività, quindi, si rivolge pro- Nel periodo gennaio 2021 - giugno 2022 le imprese italiane hanno ricevuto liquidità per €1,2 miliardi grazie all’invoice trading. 66 B E | B AN K E R S
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