Be Bankers
L’intervento “illegale” di Banksy sarebbe stato la sua fortuna: a distanza di qualche anno, nel 2024, la veneziana Banca Ifis generosamente lo acquisisce, accogliendo l’appello che nel 2023 l’allora sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi aveva avanzato. Come dichiarava in quell’occasione Ernesto Fürstenberg Fassio , presidente della banca: «L’intervento di conservazione e di restauro di un’opera d’arte pubblica, così importante a livello mondiale, diventa ancor più impor- tante per la conservazione del contenuto di comunicazione che l’artista vuole veicolare attraverso la propria opera d’arte, un lin- guaggio nuovo che arriva dritto al cuore e alla mente dei ragazzi e di tutti noi (…), che abbiamo la responsabilità di conservare arte e cultura a Venezia, [favorendo] la collabo- razione fra istituzioni pubbliche e private». Grazie all’intervento di Banca Ifis, l’immo- bile originariamente scelto da Banksy per la sua opera sarà trasformato in uno spazio espositivo per giovani artisti, in collabora- zione con istituzioni culturali nazionali e internazionali. Prima fra tutte, la Biennale di Venezia. Il bando per la ristrutturazione e riqualificazione dei circa 400 metri qua- dri dell’edificio è stato vinto dal prestigioso Zaha Hadid Architects. Lo studio ha iniziato a occuparsi delle operazioni propedeutiche al recupero totale dell’immobile dal 3 giu- gno 2025. L’intervento architettonico in corso ambisce a combinare innovazione e rispetto per il patrimonio storico esistente, secondo la filosofia dell’inclusività socioculturale che Banca Ifis vuole propugnare. Senza il potente dispiegamento di mezzi in atto, The Migrant Child rischiava un irrimediabile quanto velo- ce deperimento a causa della salsedine e degli agenti atmosferici. Lo Stato italiano, nelle sue articolazioni, ha riconosciuto che l’opera è latrice di un messaggio dal valore artistico e sociale elevato, richiamo autentico ai valori della Carta Onu del 1948 sulla tutela dei di- ritti universali dell’uomo. Si arriva così alla notte tra il 23 e il 24 luglio 2025: in quelle ore cruciali l’opera The Migrant Child di Banksy viene rimossa dalla facciata di Palazzo San Pantalon e in tal modo messa in salvo da un repentino quanto sicuro deperimento. Basti pensare che in soli sei anni (2019 – 2024) d’incuria n’è andata perduta una porzio- ne pari al 30%. Le delicate operazioni di restauro sono in carico allo studio specia- lizzato di Federico Borgogni, attivo proprio nel recupero dei beni culturali. Con dovizia, gli specialisti hanno provveduto a svolgere le operazioni propedeutiche allo strappo dell’opera: depolveratura, consolidamenti superficiali e di profondità, pulitura delle su- perfici; tutte azioni necessarie per procedere al ristabilimento dell’adesione tra supporto murario e intonaco. La scelta di preservare l’opera distaccandola dal muro rappresenta una sostanziale innovazione per il restauro a parete nel nostro Paese. La tecnica pitto- rica utilizzata da Banksy, unita alla vetustà della parete, rendeva infatti inutilizzabili le tecniche di restauro in uso per gli affreschi e gli altri lavori di street art. La porzione di parete in questione si trova ora in laboratorio per l’esecuzione delle fasi finali del restauro. L’intervento, oltre alla rimozione selettiva delle aree murarie compromesse, prevede il successivo riposizionamentodell’opera suun supporto alveolare ideato per la conserva- zione a lungo termine. Federico Borgogni fa sapere che seguiranno la stuccatura delle la- cune e un’integrazione pittorica a sottotono, «condotta con criteri di riconoscibilità e nel rispetto della materia originale». Al termine di questi lavori, il restauro potrà dirsi defi- nitivamente completato e l’opera di Banksy sarà nuovamente resa fruibile al pubblico, gratuitamente, nell’ambito delle progettua- lità filantropiche e mecenatistiche di Banca Ifis. La cornice in cui la banca espleta queste attività è Ifis art, macro-progetto fortemente voluto da Fürstenberg Fassio. Il presidente in più occasioni ha avuto modo di sottolineare come l’arte permetta di «au- mentare la conoscenza del brand», miglio- randone «anche la reputazione, grazie all’as- sociazione del marchio a iniziative di alto valore culturale». Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis 108 B E | B AN K E R S
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