Be Bankers
I primi risultati di questo esercizio indicano che il tasso d’ingresso in default del portafo- glio in bonis, e il conseguente flusso annuo di nuovi NPL, sono attesi inmoderato aumento. Tuttavia, i livelli previsti restano gestibili, gra- zie al miglioramento della qualità originaria del credito erogato e a unamaggiore discipli- na nei processi di origination . In sintesi, ci troviamo di fronte a uno scenario di normalizzazione del rischio di credito, non di allarme. Dopo un lungo ciclo di migliora- mento, è fisiologico attendersi un parziale riassorbimento di rischiosità, ma il sistema bancario italiano oggi affronta questa fase con fondamentali molto più solidi rispetto al passato: coperture elevate, portafogli più diversificati, una gestione attiva del credito deteriorato e strumenti più sofisticati per il monitoraggio. All’interno di questo contesto più maturo e resiliente, anche il mercato degli NPL ha avviato una nuova fase di evoluzione. Dopo anni d’intenso de-risking , il settore si caratte- rizza oggi per unamaggiore selettività. In un ambiente segnato da tassi d’interesse ancora elevati e da un incremento dei costi di recupe- ro legato all’inflazione – elementi che hanno ampliato la forbice di prezzo tra domanda e offerta – si osserva un progressivo rallenta- mento delle cessioni, già evidente nel 2024, con una maggiore enfasi sulle azioni di re- cupero ordinarie. Con il progressivo esaurirsi delle grandi dismissioni primarie, la nuova frontiera dell’industria sarà rappresentata dai mercati secondari. L’industria degli NPL continuerà dunque a rivestire un ruolo strategico nei prossimi anni, ma con una fisionomia diversa: meno centrata suoperazioni di grande volume e più orientata verso gestione attiva, specializza- zione, internazionalizzazione e innovazione. Con il progressivo esaurirsi delle grandi dismissioni primarie, la nuova frontiera dell’industria degli NPL sarà rappresentata dai mercati secondari . B E | B AN K E R S 11
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