Be Bankers
Conclusioni L’analisi conferma che l’economia tedesca sta attraversando una fase complessa di aggiu- stamento, con crescita nulla o negativa, infla- zione che ha eroso consumi efiducia, e settori industriali chiave in seria difficoltà. Questo si traduce in unmoderato deterioramento della qualità del credito nel sistema bancario tede- sco, con un aumento degli Stage 2 a oltre il 15% degli impieghi e un progressivo rialzo del tasso di NPL. Sebbene le banche tede- sche rimangano solide, sono state prudenti nell’accantonare risorse, consapevoli che il peggioramento del ciclo economico interno potrebbe continuare a riflettersi sui portafogli creditizi. Per l’Italia, il rallentamento tedesco sta già avendo impatti tangibili sul sistema produt- tivo, in particolare nel Nord. I flussi commer- ciali verso la Germania sono in calo, e settori come lameccanica strumentale, l’automotive e lamoda registrano contrazioni nelle vendi- te. Le regioni più esposte (Veneto, Lombar- dia, Emilia-Romagna) ne risultanopenalizza- te, con perdite di fatturato e potenziali riflessi sull’occupazione. L’aumento concomitante dei fallimenti in Italia (+33% in due anni) fa temere per la sostenibilità di parte del nostro tessuto imprenditoriale. La ripresa dell’economia tedesca, prevista solo per il 2026, è cruciale per la filiera pro- duttiva italiana. La Germania, con finanze pubbliche sane, ha deciso di attuare politi- che fiscali espansive, che potrebbero giovare all’Europa intera, ma se consideriamo gli im- patti finora non esaltanti del PNRR in termini di crescita del PIL, le prospettive potrebbero essere non particolarmente rosee. 16 B E | B AN K E R S
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