Be Bankers
Una macchina che non funziona La granparte delmagazzino dei crediti risulta affidata all’Agenzia delle Entrate e della Ri- scossione (ADER), pari al 78,9%. Seguono gli enti previdenziali (11,4%) e gli enti locali (3,3%). La performance del sistema della ri- scossione non sembra essere irresistibile. Si distingue in negativo l’Agenzia delle Entrate che, al netto dei provvedimenti normativi di stralcio, ha incassato appena il 7,9% delle somme che gli sono state affidate. L’ADER è una fabbrica d’ingiunzioni, avvisi, racco- mandate ma, al dunque, non combina gran- ché. Nel 2023 - ha segnalato la Commissione nel suo report - ha effettuato appena 81 pi- gnoramenti immobiliari per recuperare credi- ti vantati dai contribuenti. Si dimostrano più efficienti gli enti previdenziali che registrano un tasso di recupero, sempre al netto di sgravi e annullamenti, del 26,7% e, soprattutto, gli enti comunali che hanno recuperato quasi la metà (43,7%) dei crediti accertati. “Per non parlare - fa presenteMichele Thea, Partner di EY - di quanti sono iscritti all’albo dei soggetti privati abilitati a effettuare attività di liquida- zione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi degli enti locali (ex art.53 D.lgs n.446), le cui performance sono nettamente superiori”. L’ADER è una fabbrica d’ingiunzioni, avvisi, raccomandate ma, al dunque, non combina granché . Che fare? LaCommissioneBenedetti propone tre strade per ridurre l’entità del “magazzino”: stralcia- re le posizioni più vecchie e sostanzialmente inesigibili; affidare una quota della riscos- sione a credit servicer privati; e migliorare la performance degli organismi pubblici. Della somma totale dei crediti in essere (1.273 miliardi), 338 miliardi sono considerati giu- ridicamente inesigibili, sia perché il debitore è deceduto senza eredi, sia perché la società è stata cancellata dal registro delle impre- se senza evidenza di eventuali coobbligati, oppure perché si tratta di crediti relativi a soggetti con procedura concorsuale chiusa o di crediti prescritti. In questo caso, la propo- sta della Commissione è quella di cancellarli direttamente. Poi ci sono crediti “con remote possibilità di riscossione” perché valutati come inesigibili dall’agente della riscossione, in quanto rife- riti a soggetti nullatenenti. In questo caso, lo smobilizzo dovrebbe riguardare 70 miliardi di crediti relativi al periodo 2000-2010. L’in- tero ammontare, pari complessivamente a 408 miliardi, dovrebbe essere riconsegnato agli enti creditori - stabilisce la riforma del- la riscossione - i quali potrebbero gestirli in proprio oppure affidarli a privati. B E | B AN K E R S 19
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