Be Bankers

C ’è qualcosa di tragicamente ironi- co nel vedere gli Stati Uniti – la na- zione che aBrettonWoods affossò le idee di Keynes conuna “manina insidiosa” dell’ultimominuto – ora alle prese con una guerra commerciale, che lo stesso economista inglese avrebbe saputo evitare. La ricetta facile: dazi a pioggia Trump ha scelto la strada più intuitiva: “se gli altri ci fregano, freghiamoli anche noi”. I dazi sono diventati l’arma di elezione, ca- librati sul deficit commerciale con una for- mula tanto semplice quanto brutale:metà del rapporto tra disavanzo e importazioni totali. Un calcolo che l’ISPI ha definito “reciprocità tariffaria”, ma che nella sostanza suona più come una rappresaglia. L’idea di fondo non era neppure malvagia: riequilibrare i conti, riportare a casa la pro- S CENAR I O #GuerraCommerciale #Dazi #SistemaBancario Rinieri De’ Pazzi L’autore si cela dietro il nome del brigante fiorentino del XIII sec. citato da Dante. duzione, dare una scrollata a un sistema che sembrava premiare solo chi esportava più di quanto importasse. In alternativa, si parlava di svalutazioni mirate del dollaro, “roba” che ricordava gli accordi dell’Hotel Plaza degli anni Ottanta, quando Reagan fece la stessa mossa per rilanciare le esportazioni americane. Il problema? Che stavolta il mondo non è più quello di quarant’anni fa e il dollaro non è più solo una valuta tra le altre: è la valuta. Indebolirlo significa agitare un fiammifero in una stanza piena di polvere da sparo. L’incontro che non c’è mai stato. Trump tra White e Keynes in una foto generata dall’AI. I DAZI USA RISCRIVONO LE REGOLE DEL COMMERCIO GLOBALE, MA IL VERO POTERE È ALTROVE: NELLE BANCHE E NELLA VISIONE CHE MANCA. KEYNES LO AVEVA GIÀ CAPITO. B E | B AN K E R S 27

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