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IL GOVERNO PREPARA LA STRETTA SULLE GARANZIE STATALI PER I CREDITI ALLE PMI: RISCHIO CREDIT CRUNCH ALL’ORIZZONTE PER IL CUORE DELL’ECONOMIA ITALIANA. I l governo sta preparandouna ritirata dai crediti bancari garantiti dallo Stato. La prossima legge di Bilancio per il 2026, secondo le concordanti anticipazioni dei giornali, dovrebbe contenere una decisa stretta allemisure di sostegno e finanziamen- to delle PMI con l’introduzione di deterrenti al fine di evitare il ricorso massivo a quelle garanzie che, introdotte all’inizio della pan- demia, sono risultate decisive nell’evitare un’ondata di default per le imprese investite da quell’emergenza. CRED I TO #PMI #CreditiGarantiti #Rating RiccardoMarciò Responsabile area NPL di Banco Desio. Deterrenti che potrebbero consistere in un aggravio delle procedure di controllo a carico delle banche e di una verifica, sempre a loro carico, dell’avvenuta stipula della polizza contro le catastrofi e le calamità naturali che obbligatoriamente le imprese devono avere a partire da quest’anno. L’11 luglio scorso, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, nell’am- bito del suo intervento di chiusura all’Assem- blea annuale dell’ABI, aveva già fatto inten- dere che il vento stava cambiando, quando aveva sottolineato che il rafforzamento delle banche italiane degli ultimi 15 anni “non si è tradotto in condizioni più favorevoli al cre- dito ma, al contrario, in una riduzione delle erogazioni alle imprese”. L’attività d’interme- diazione creditizia avrebbe ceduto il passo alla gestione patrimoniale “determinando una riduzione della funzione classica della banca”, ovvero accogliere, tutelare e prestare il risparmio, guadagnando sul margine d’in- teresse. E aveva concluso con un avvertimento: “oc- corre cambiare prospettiva”, uscire da una logica emergenziale e tornare al ‘business as usual’ dove “il banchiere, nel pieno della propria autonomia imprenditoriale, svolge la sua funzione di valutazione e selezione del merito creditizio, colmando l’asimmetria informativa e fungendo da ponte tra chi deci- de di risparmiare e chi chiede risparmio per impiegarlo in modo produttivo”. Inmolti, me compreso, avevano letto queste dichiarazioni come un annuncio di un pro- gressivo “alleggerimento” da parte dello Stato nel sostegno del finanziamento all’economia italiana attraverso il rilascio di garanzie pub- bliche (principalmente MCC), e oggi ne ab- biamo qualche ulteriore conferma. B E | B AN K E R S 47
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