Il contesto macroeconomico si sta facendo sempre più complesso per il settore bancario europeo, riferisce Radiocor. A evidenziarlo è la Banca Centrale Europea, che in una recente dichiarazione ha sottolineato come i rischi per la stabilità finanziaria dell’area euro siano aumentati sensibilmente nel corso dell’ultimo anno, principalmente a causa dell’escalation dell’incertezza geopolitica e commerciale, che ha raggiunto livelli record mai visti negli ultimi 35 anni.
Proprio per questo motivo, durante il Forum Macroprudenziale dello scorso 25 giugno, il Consiglio direttivo della BCE ha ribadito il pieno supporto alle autorità nazionali – come la Banca d’Italia – che stanno pianificando l’aumento dei buffer patrimoniali delle banche.
Secondo la BCE, la congiuntura attuale, pur caratterizzata da rischi elevati, presenta ancora condizioni favorevoli in termini di redditività e disponibilità di capitale nel settore bancario, il che consente di rafforzare la resilienza del sistema senza compromettere l’erogazione del credito. I banchieri centrali, infatti, affermano che non vi sono segnali di una contrazione dell’offerta di credito riconducibile all’inasprimento dei requisiti patrimoniali.
Al contrario, l’attuale margine di capitale – ovvero il capitale disponibile oltre i minimi regolamentari – rappresenta un’opportunità per agire in chiave preventiva. Rafforzare oggi i requisiti di riserva, spiegano da Francoforte, significa mettere in sicurezza il sistema bancario in un’ottica anticiclica, evitando interventi emergenziali in momenti di maggiore turbolenza.
In sintesi, la BCE invita a non abbassare la guardia: le banche europee godono di buona salute, ma proprio per questo è il momento giusto per consolidarne la resilienza. «Le banche devono essere pronte ad affrontare scenari più instabili, non quando è troppo tardi, ma finché ne hanno i mezzi», hanno dichiarato fonti BCE. «Il capitale in eccesso oggi è uno scudo per il domani», si legge nella nota ufficiale.