UE pronta a una stretta sulla finanza non bancaria: nel mirino fintech e fondi di investimento

Bruxelles studia nuove regole e strumenti di vigilanza per ridurre i rischi sistemici e garantire stabilità al mercato

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La Commissione europea sta valutando una possibile stretta sulla finanza non bancaria, con particolare attenzione a fintech e fondi di investimento, per rafforzare regole e vigilanza e prevenire rischi sistemici, riferisce Teleborsa. A illustrare le linee guida future è stata Maria Luis Albuquerque, Commissaria europea ai Servizi finanziari, nel suo intervento all’assemblea dello European Systemic Risk Board: Bruxelles vuole garantire che questo settore contribuisca in modo stabile alla crescita economica e ridurre la probabilità di crisi derivanti dalle sue attività.

Tra le misure in studio ci sono: il rafforzamento della vigilanza macroprudenziale, una maggiore convergenza tra regole e controlli nazionali, il miglioramento della raccolta e condivisione dei dati e lo sviluppo di strumenti coordinati tra autorità europee e nazionali per gestire eventuali eventi sistemici.

Albuquerque ha sottolineato l’importanza di comprendere le interazioni tra finanza non bancaria e banche nei mercati chiave e di assicurare una vigilanza omogenea in tutta Europa, con particolare attenzione alla gestione della liquidità nei fondi di investimento.

Al momento la Commissione sta analizzando i riscontri delle consultazioni con le parti interessate e nei prossimi mesi definirà priorità, tempistiche e portata della strategia per rendere più sicuro e trasparente il settore della finanza non bancaria europea.

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