Private banking in Italia supera i 1.300 miliardi di euro

Secondo i dati AIPB al 30 giugno 2025, le masse gestite registrano un incremento del 2,4% nel trimestre e del 10,1% su base annua, trainate da raccolta netta ed effetto mercato

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Il private banking italiano continua a consolidare la propria forza nel panorama finanziario nazionale, con masse in gestione che al 30 giugno 2025 hanno raggiunto 1.317 miliardi di euro, segnando un aumento del 2,4% rispetto ai 1.286 miliardi del trimestre precedente.

I dati resi noti da AIPB (Associazione Italiana Private Banking) indicano che l’industria ha beneficiato di una crescita bilanciata tra raccolta netta e ritorno dell’effetto mercato, rispettivamente pari a +14 e +15 miliardi, mentre i cambi di perimetro hanno avuto un impatto marginale. Nel complesso, il primo semestre chiude con un incremento del 4,8% rispetto alla fine del 2024 e del 10,1% rispetto a giugno 2024, a testimonianza di una crescita moderata ma costante.

L’analisi dei prodotti evidenzia come i fondi comuni guidino l’espansione con +8,6 miliardi, seguiti dagli obbligazionari (+5 miliardi), dai prodotti assicurativi (+4,7 miliardi) e dalle gestioni patrimoniali (+4,1 miliardi), mentre azioni ed ETF registrano incrementi rispettivamente di +2,4 e +1,8 miliardi. La composizione dell’asset mix rimane stabile e diversificata, con fondi comuni al 22,8%, liquidità al 12,7%, gestioni patrimoniali al 12,2%, assicurazioni al 18,9%, componenti obbligazionarie complessive al 17,2% e azionario all’11,3%.

La trasformazione della consulenza privata prosegue, con la crescita della fee only dal 2,8% al 3,7% e della fee over dal 12,8% al 15,6%, mentre la consulenza basata sulle retrocessioni scende all’80,6%, evidenziando un mercato sempre più orientato alla trasparenza e al riconoscimento del valore del servizio.

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