A settembre 2025 i crediti deteriorati netti delle banche italiane sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto al mese precedente (29,4 miliardi di euro), ma in diminuzione rispetto ai 30,2 miliardi di marzo 2025 (31,3 miliardi a dicembre 2024). È quanto risulta dal consueto report mensile dell’Abi, secondo cui nello stesso mese i crediti deteriorati netti rappresentavano l’1,41% dei crediti totali.

Guardando alla serie storica, l’ammontare delle sofferenze bancarie risulta in calo di circa 167 miliardi rispetto al loro livello massimo raggiunto nel 2015 (196,3 miliardi). A settembre 2025 i crediti deteriorati netti rappresentavano l’1,41% dei crediti totali, inferiore rispetto a marzo 2025 (1,48%; 1,51% a dicembre 2024; 9,8% a dicembre 2015).
Quanto all’effetto dei dazi, ha commentato il vice direttore generale dell’Abi Gianfranco Torriero, «ancora non lo vediamo ma probabilmente lo vedremo nei prossimi mesi». «In futuro, quando le scorte Usa termineranno, ci aspettiamo un po’ di rimbalzo sui crediti deteriorati», ma «non in misura particolarmente forte come nel 2015 e negli anni di forte crescita delle sofferenze».
Quanto, più in generale, all’andamento delle principali variabili creditizie, il rapporto dell’associazione bancaria segnala che a ottobre 2025 l’ammontare dei prestiti a imprese e famiglie è cresciuto dell’1,5% rispetto a un anno prima. Nel mese precedente, i prestiti alle famiglie erano cresciuti del 2,2% e quelli alle imprese dell’1,2%. Per le famiglie è il decimo mese consecutivo in cui si registra un incremento e per le imprese è il quarto mese consecutivo in cui sono cresciuti i finanziamenti.
Anche la raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è in crescita: +3,3% a ottobre, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio 2024.
Infine, l’andamento dei tassi bancari mostra una traiettoria sostanzialmente stabile. A ottobre il tasso medio sui nuovi mutui immobiliari si è attestato al 3,3% rispetto al 3,28% di settembre e al 4,42% del dicembre 2023. Quanto ai finanziamenti alle imprese, il tasso medio è in leggera crescita al 3,56% rispetto al 3,38% di settembre e al 5,45% del dicembre 2023.
Iscriviti alla newsletter: https://www.bebankers.it/newsletter/












