Nei primi tre mesi dell’anno sono state registrate 228.623 compravendite immobiliari tra atti notarili e altri trasferimenti di proprietà a titolo oneroso, segnala l’Istat. Rispetto al trimestre precedente, si tratta di un aumento dell’1,5%, mentre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il balzo è dell’8,7%. Dopo il calo registrato nel 2024, questi numeri fanno respirare un po’ di ottimismo tra operatori e investitori. Secondo quanto riporta Teleborsa, a trainare la crescita sono state soprattutto le compravendite di immobili residenziali, che rappresentano quasi il 94% del totale, mentre quelle a uso economico sono cresciute più lentamente e quelle a uso speciale restano marginali.
Se guardiamo più nel dettaglio, la situazione varia da zona a zona. Il Nord-ovest e le Isole sono in netta crescita, il Nord-est resta praticamente stabile, mentre Centro e Sud segnano qualche passo indietro. Per gli immobili a uso economico, invece, la tendenza è più uniforme: aumenti ovunque, con picchi nel Nord-ovest e al Sud.
Anche i mutui e le altre obbligazioni con ipoteca immobiliare registrano numeri incoraggianti: 88.820 convenzioni nel primo trimestre, +6,4% rispetto al trimestre precedente e addirittura +31,5% su base annua. Qui, però, il Centro fa un po’ da eccezione, con un leggero calo. In generale, però, sia nei piccoli centri sia nelle grandi città si vede una ripresa chiara. Insomma, il 2025 parte con il vento in poppa per il settore immobiliare, tra una maggiore fiducia degli investitori e una dinamica dei mutui che conferma il buon momento del mercato.
Iscriviti alla newsletter: https://www.bebankers.it/newsletter/
