Cherry Bank, la banca fondata dall’imprenditore Giovanni Bossi nel 2021, ha raddoppiato la sua partecipazione in Banca Macerata. Dopo il primo ingresso nell’aprile del 2024, con l’acquisizione del 9,6% per un investimento di 4,35 milioni di euro, l’istituto di credito – scrive Il Sole 24 Ore – ha rafforzato nelle ultime settimane la posizione, salendo al 19,1% del capitale.
Un’operazione resa possibile dopo l’autorizzazione della Banca centrale europea, arrivata nelle scorse settimane, e perfezionata attraverso acquisti da alcuni soci del territorio, in un contesto azionario di per sé molto frammentato.
Banca Macerata è infatti una spa a capitale diffuso, con una trentina di soci riuniti in un patto di sindacato che detiene circa il 47% del capitale, patto nato nel 2020 e destinato a scadere domani, salvo rinnovi.
Lo stesso Bossi ha spiegato al giornale il razionale dell’operazione: «La nostra idea nasce dal fatto che siamo forti nel Nord delle Marche. Con Valconca siamo già operativi nel nord della regione, a Pesaro, Montecchio e Lucrezia, e le Marche nel loro complesso hanno bisogno di supporto: negli anni si sono progressivamente debancarizzate e servono banche territoriali». Da qui l’ambizione di replicare un modello già sperimentato, rafforzando un presidio retail evoluto, strettamente connesso al mondo delle piccole e medie imprese.
I numeri di Banca Macerata descrivono una realtà piccola e sana: cinque sportelli, un patrimonio netto che ha superato i 50 milioni di euro, un utile netto intorno ai 2 milioni e un CET1 ratio al 16,61%, a conferma di una gestione prudente e solida. Dimensioni contenute, ma coerenti con un territorio che esprime qualità imprenditoriale e domanda di credito specializzato, non solo sul fronte delle famiglie ma soprattutto delle Pmi.
Il rafforzamento della presa su Banca Macerata è coerente con gli indirizzi del piano strategico di Cherry Bank al 2027, che ha indicato l’obiettivo di accrescere l’utile dai 30 milioni del 2024 ai 70 milioni nel triennio, rafforzando il patrimonio da 200 a circa 350 milioni di euro.
La banca fondata da Bossi è specializzata nei segmenti retail, corporate & investment banking e wealth management, nonché attiva negli NPL, nella finanza strutturata, nelle special situations e nei crediti fiscali.
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