Banche più solide e regole flessibili per i crediti deteriorati: l’appello di Patuelli

Il presidente dell’Abi sottolinea la necessità di stabilità finanziaria e nuove norme in Europa

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Antonio Patuelli, presidente ABI

«La solidità delle banche non è mai troppa», ha dichiarato Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, durante la sua Lectio Magistralis su Etica ed Economia all’Università degli Studi Link, dove ha ricevuto il Premio all’Eccellenza Economia, Salute e Società.

Secondo quanto riportato da Askanews, Patuelli ha sottolineato l’importanza di istituti finanziari robusti per accompagnare la crescita economica e affrontare momenti di stagnazione, recessioni o possibili crisi dei debiti sovrani. Inoltre, ha spiegato quanto la prudenza e il rafforzamento patrimoniale siano fondamentali per fronteggiare i rischi internazionali crescenti, tra cui le problematiche legate ai cambi e al deterioramento del credito.

Il presidente dell’Abi ha inoltre evidenziato come le banche debbano mantenere elevati livelli di liquidità, ricordando che negli Stati Uniti le crisi bancarie recenti sono state essenzialmente crisi di liquidità, amplificate dall’introduzione di nuove tecnologie.

Oltre alla solidità, Patuelli ha chiesto regole più flessibili in Europa per la ristrutturazione dei crediti deteriorati, sollecitando l’Autorità Bancaria Europea (EBA) a rendere meno rigida una normativa che oggi limita fortemente le possibilità di intervento per banche, imprese e famiglie.

Il riferimento del presidente dell’Abi è alla regola, recentemente ribadita dall’EBA (vedi Be Bankers del 23 luglio 2025), secondo cui quando un prestito ristrutturato da una banca riduce di oltre l’1% l’esposizione originaria, va automaticamente riclassificato come deteriorato. «I rischi e le sfide per le banche non finiscono mai», ha concluso Patuelli, ribadendo la necessità di un equilibrio tra sicurezza finanziaria e capacità di adattamento normativo.

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