Financial Stability Board: non abbassare la guardia sui criptoasset

Lo ha affermato il presidente dell’FSB Klaas Knot in una lettera ai ministri delle finanze del G20 e ai governatori delle banche centrali, in vista della riunione del 23-24 ottobre.

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Close-up of golden Bitcoins on a dark reflective surface and the histogram of decreasing crypto in the background

Il Financial Stability Board (FSB) considera ancora limitata la diffusione di cripto asset ma auspica un continuo slancio nell’affrontare le vulnerabilità di lunga data del sistema finanziario correlate a livelli elevati di debito e valutazioni degli asset, liquidità, leva finanziaria non bancaria e interconnessioni tra asset e mercati finanziari. Lo ha affermato il presidente dell’FSB Klaas Knot in una lettera ai ministri delle finanze del G20 e ai governatori delle banche centrali, in vista della riunione del 23-24 ottobre. In particolare in un rapporto di accompagnamento sul tokenizzazione – il processo di conversione di un bene in un token digitale all’interno di una blockchain – ne ha rilevato la bassa adozione nel settore finanziario ma ha avvertito che i rischi per la stabilità finanziaria potrebbero aumentare se la tokenizzazione aumentasse in modo significativo e se le vulnerabilità identificate non venissero affrontate adeguatamente. Le giurisdizioni hanno fatto progressi nell’implementazione delle risposte normative e politiche per affrontare i rischi delle cripto-attività, sviluppate dal FMI, dall’FSB e dagli organismi di definizione degli standard (SSB), ma permangono delle sfide.

La tokenizzazione degli asset potrebbe avere il potenziale per migliorare l’efficienza e fornire accesso a nuovi mercati per gli investitori, ma può anche amplificare molte delle vulnerabilità osservate nella finanza tradizionale. Il report dell’FSB si concentra sulla tokenizzazione basata sulla tecnologia di contabilità distribuita (DLT), che è la tecnologia utilizzata nella maggior parte delle iniziative di tokenizzazione. I limitati dati disponibili al pubblico sulla tokenizzazione suggeriscono che la sua adozione è ancora molto bassa ma sembra in crescita. Pertanto, la tokenizzazione potrebbe avere implicazioni per la stabilità finanziaria se si espandesse in modo significativo, venisse utilizzata per creare prodotti di trading automatizzati complessi e opachi o se le vulnerabilità identificate non venissero affrontate adeguatamente tramite supervisione, regolamentazione, supervisione e applicazione. Il rapporto stabilisce alcune considerazioni per le autorità e gli organismi internazionali, tra cui i modi per affrontare le lacune di dati e informazioni e per aumentare la comprensione di come la tokenizzazione e le sue caratteristiche correlate si adattino ai quadri giuridici e normativi e agli approcci di vigilanza.

Le giurisdizioni hanno compiuto progressi nell’implementazione delle risposte normative e politiche alle criptovalute, sviluppate dal FMI, dall’FSB e dagli organismi di definizione degli standard (SSB). Il rapporto segnala alcune sfide di implementazione relative alla mancanza di una regolamentazione completa degli emittenti di criptovalute e dei fornitori di servizi; problemi transfrontalieri, in particolare per quanto riguarda le giurisdizioni offshore; e la mancanza di requisiti normativi specifici per le stablecoin. Il rapporto invita le autorità a promuovere l’implementazione a livello globale del quadro delle criptovalute tracciato dall’FSB. Avverte che la prevalenza di non conformità alle leggi e ai regolamenti esistenti compromette significativamente questi sforzi. Inoltre, se i rischi derivanti dalle attività transfrontaliere di cripto-attività nelle giurisdizioni offshore aumentano, le organizzazioni internazionali, gli SSB e le autorità giurisdizionali potrebbero dover prendere in considerazione strumenti aggiuntivi per promuovere l’implementazione di queste misure anche al di là dei membri del G20.