Il mercato immobiliare globale sembra aver trovato una nuova traiettoria di crescita, e questa volta a guidare il rimbalzo sono Europa, Regno Unito e Asia, destinazioni che stanno beneficiando della riallocazione dei flussi di capitale in un contesto sempre più orientato alla diversificazione degli investimenti. È quanto emerge dal Global Real Estate Outlook di metà anno elaborato da M&G Real Estate.
Lo studio, rilanciato da Radiocor, individua nel residenziale, nella logistica e nelle infrastrutture digitali i settori più dinamici e promettenti. In particolare, l’Italia sta riconquistando spazio tra le scelte strategiche degli investitori. «Le città del Nord, con Milano in testa, rappresentano poli di attrazione grazie a fondamentali solidi e a un mercato in rapida maturazione», afferma Gabriele Inglese, Director Investment e Asset Management per il team italiano di M&G.
Anche durante il rallentamento economico, il settore logistico italiano ha mostrato tenuta: solo nel primo trimestre dell’anno il take-up ha raggiunto i 500.000 mq, con tassi di vacancy inferiori alla media europea.
L’interesse degli investitori, tuttavia, si sta sempre più concentrando anche sul segmento «living». Qui il focus si sposta su student housing e residenze in affitto per professionisti, comparti che rispondono a una domanda in forte crescita, sia per esigenze locali che per attrattività internazionale.
«Città come Firenze, Bologna e Milano contribuiscono a una domanda premium per soluzioni moderne e ben localizzate», spiega Inglese, stimando un fabbisogno potenziale di oltre 250.000 nuovi posti letto destinati agli studenti.
In parallelo, anche i retail park stanno emergendo come un’alternativa interessante in un mercato ancora non saturo ma già dinamico. Il quadro generale, segnato da valutazioni ridimensionate, tassi d’interesse in calo e pipeline di sviluppo contenute, si sta rivelando fertile per strategie orientate al lungo termine.
«Un mercato caratterizzato da valutazioni riviste e una pipeline contenuta sta creando un contesto più stabile e favorevole per gli investitori», sottolinea Martin Towns, Global Head of M&G Real Estate. A suo avviso, il vero fattore che sta ridefinendo il sentiment degli investitori è il contesto geopolitico, «in particolare la revisione della politica statunitense».
Con questa nuova geografia di opportunità, il momento è favorevole per acquisire asset di alta qualità a prezzi prossimi ai minimi ciclici. È in atto una trasformazione che spinge verso un approccio sempre più consumer-oriented, soprattutto nel settore degli uffici, dove «gli occupanti di immobili prime e super prime sono disposti a pagare un premio per ambienti che migliorano l’esperienza, la produttività e il benessere».