Mutui green in calo e poca trasparenza: l’allarme di Altroconsumo

Offerte in diminuzione e pratiche scorrette nel 2025 secondo l’indagine dell’associazione

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Le offerte di mutui casa “green” da parte delle banche italiane sono in calo nel 2025 rispetto all’anno precedente, mentre permangono gravi criticità in termini di trasparenza e correttezza delle informazioni fornite ai consumatori. È quanto emerge da un’indagine condotta da Altroconsumo in 79 agenzie di 11 banche distribuite in otto città italiane.

Secondo i dati raccolti e diffusi da Radiocor, su 79 richieste di mutuo finalizzate all’acquisto di un immobile in classe energetica B, del valore di 300mila euro, sono state ottenute 56 offerte “green” e 12 tradizionali, pari all’82% del totale, contro il 90% rilevato nel 2024. Una contrazione che stride con gli obiettivi promossi dall’Unione Europea attraverso il progetto EEMI – Energy Efficient Mortgages Initiative, pensato per incentivare l’acquisto o la ristrutturazione di immobili efficienti dal punto di vista energetico, tramite condizioni agevolate sui tassi d’interesse.

Ma non è solo il calo numerico delle offerte a preoccupare. «In otto agenzie su dieci non è stato consegnato il foglio informativo obbligatorio sulle condizioni del credito immobiliare», denuncia Altroconsumo. Ancora peggiore la situazione sul piano dei preventivi personalizzati, assenti nel 37% delle agenzie visitate.
In due casi su dieci, agli incaricati dell’associazione non è stato fornito alcun documento, ma solo l’indicazione di visitare il sito della banca o utilizzare comparatori online.

Pratiche scorrette che si sommano a pressioni commerciali poco trasparenti: «Nel 65% dei casi ci è stato detto che l’apertura del conto corrente era necessaria o fortemente consigliata per ottenere il mutuo», prosegue l’associazione. Inoltre, nel 43% delle visite è emersa la subordinazione del mutuo all’acquisto di una polizza assicurativa, proposta dalla stessa banca, a copertura del rischio scoppio e incendio dell’immobile.


Si tratta di comportamenti vietati dal Codice del Consumo, ma che – nonostante le denunce – continuano a ripetersi. L’unica nota positiva dell’indagine è che, in media, i tassi applicati ai mutui green risultano inferiori dello 0,3% rispetto a quelli ordinari. Ma il vantaggio rischia di essere vanificato se la trasparenza rimane un miraggio.