Nomisma: mercato immobiliare italiano in crescita moderata ma costante fino al 2028

Compravendite in aumento, prezzi stabili e locazioni in crescita sostengono il settore residenziale

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Secondo il 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2025 di Nomisma, l’attuale ciclo espansivo del settore immobiliare italiano, iniziato nel secondo semestre del 2024 e giunto al suo picco nel primo semestre del 2025, mostra segnali di rallentamento nella seconda metà dell’anno, prospettando tuttavia una crescita moderata ma costante per i prossimi tre anni.

Il preconsuntivo sulle compravendite di abitazioni indica per il 2025 un incremento del +5,5% rispetto al 2024, sostenuto soprattutto dalle compravendite assistite da mutuo, cresciute del +25,5% nel primo semestre, mentre quelle finanziate con liquidità restano stabili. I prezzi delle abitazioni segnano una crescita più contenuta, pari al +0,6% nel secondo semestre, a fronte del +1,3% registrato nei primi sei mesi, confermando un trend positivo ma in rallentamento rispetto al biennio 2022-2023.

Nomisma evidenzia inoltre uno spostamento della domanda potenziale d’acquisto verso la locazione, passata dal 49% al 51%, che ha contribuito a sostenere l’aumento dei canoni del +3,5% su base tendenziale; i contratti ordinari diminuiscono del -2%, mentre quelli transitori e per studenti crescono rispettivamente del +3,1% e del +9,5%. I tempi medi di vendita delle abitazioni restano stabili intorno ai 4,7 mesi, mentre quelli della locazione si attestano a 1,9 mesi.

Guardando al triennio 2026-2028, Nomisma prevede una crescita moderata delle compravendite (+0,9% nel 2026, +0,7% nel 2027 e +1,4% nel 2028) e un aumento dei prezzi destinato a perdere progressivamente intensità, con tassi inferiori all’inflazione (+1% nel 2026, +0,7% nel 2027 e +0,5% nel 2028).

Il settore corporate, pur in un contesto internazionale complesso caratterizzato da rallentamento economico e tensioni geopolitiche, mostra segnali di resilienza e continua ad attrarre investimenti: nei primi nove mesi del 2025 gli investimenti hanno raggiunto 7,8 miliardi di euro, con un incremento del +21,9% rispetto al 2024, e il preconsuntivo Nomisma stima per fine anno 11,5 miliardi, confermando la vitalità del mercato immobiliare italiano anche in un contesto europeo incerto.

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