Private equity e venture capital in Italia: investimenti in crescita, ma raccolta in calo

Nel primo semestre 2025 il mercato registra 5,2 miliardi investiti, ma la raccolta scende a 1,7 miliardi, segnale di sfide per il fundraising

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Il mercato italiano del private equity e del venture capital chiude il primo semestre del 2025 con un quadro contraddittorio: mentre gli investimenti mostrano un aumento significativo, la raccolta complessiva è in forte calo. Secondo i dati presentati ieri da AIFI in collaborazione con PwC Italia, la raccolta totale sul mercato e captive si è fermata a 1,7 miliardi di euro, in calo del 40% rispetto allo stesso periodo del 2024, a fronte di 29 operatori attivi contro i 18 dell’anno precedente.

La raccolta sul mercato è stata pari a 1,2 miliardi, dimezzata rispetto al primo semestre 2024, con i principali contributi provenienti dal settore pubblico e fondi di fondi istituzionali (26%), da investitori individuali e family office (20%) e da fondi di fondi privati (13%), mentre l’85% dei capitali è di origine domestica.

Gli operatori prevedono di destinare il 59% dei capitali raccolti a operazioni di buyout e il 35% a investimenti early stage. Innocenzo Cipolletta, presidente di AIFI, ha commentato: «Serve un’azione forte e immediata per invertire la rotta perché senza raccolta non ci può essere supporto all’economia reale e senza crescita delle imprese non ci può essere un Paese forte».

Anna Gervasoni, direttore generale di AIFI, sintetizza così i dati: «La raccolta soffre, ma gli investimenti e i disinvestimenti tengono. Il mercato è trainato da buyout e infrastrutture, mentre l’expansion resta un segmento che va rivitalizzato».

Gli investimenti complessivi hanno raggiunto 5,2 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto ai 4,5 miliardi del primo semestre 2024, distribuiti su 370 operazioni (+24%) e 244 società coinvolte. Gli operatori internazionali hanno realizzato investimenti per 3,998 miliardi, pari al 77% del totale, mentre i soggetti domestici hanno effettuato il 67% del numero di operazioni.

Nel dettaglio:

  • Il venture capital rimane il segmento con il maggior numero di deal (236), anche se l’ammontare investito diminuisce dell’8% a 454 milioni.
  • Il buyout guida l’ammontare degli investimenti con 2,7 miliardi di euro (+9%) e 81 operazioni (+17%).
  • L’expansion registra una contrazione del 27% dell’ammontare a 270 milioni, mentre il numero di operazioni cresce del 30%.
  • Il settore infrastrutture mostra una crescita significativa, con 20 operazioni e 1,7 miliardi investiti (+162%).

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