Usa: il gestore del fallito exchange di criptovalute FTX fa causa a Binance per $1,8 miliardi

Il gestore di FTX sta cercando di recuperare 1,8 miliardi di dollari da Binance e dal suo ex ceo Changpeng Zhao, sostenendo che Bankman-Fried aveva trasferito illegalmente il denaro a quelle entità a luglio 2021.

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Immagine di Michael Fortsch su Unsplash

Il gestore del fallito exchange di criptovalute fondato da Sam Bankman-Fried sta ora facendo causa a un altro exchange di criptovalute per $1,8 miliardi. Lo riferisce The Verge secondo cui il gestore di FTX sta cercando di recuperare 1,8 miliardi di dollari da Binance e dal suo ex ceo Changpeng Zhao, sostenendo che Bankman-Fried aveva trasferito illegalmente il denaro a quelle entità a luglio 2021. Secondo i documenti del tribunale visionati da The Verge, Binance aveva rivenduto la sua quota del 20 per cento nel ramo internazionale di FTX e la sua quota del 18,4 per cento nell’unità statunitense. Bankman-Fried aveva pagato quei riacquisti utilizzando sia le criptovalute FTX che Binance. Tuttavia, il gestore che ha preso in carico gli asset di FTX afferma che la transazione è stata fraudolenta perché FTX sarebbe già stata insolvente in quel momento e non sarebbe stata in grado di permettersi il riacquisto. Ha chiesto pertanto una revocatoria.

A motivare la causa è anche un’altra accusa. Il gestore di FTX sostiene che i tweet di Zhao del 2022 hanno contribuito alla caduta della società. Un post del 6 novembre di quell’anno, ad esempio, vedeva Zhao dire che Binance avrebbe liquidato 529 milioni di dollari in token FTX . Il gestore di FTX estate afferma che tweet come quello «hanno innescato una prevedibile valanga di prelievi» e hanno contribuito al crollo di FTX.

«Le affermazioni sono infondate e ci difenderemo vigorosamente», ha replicato un portavoce di Binance. Questa ultima causa è solo l’ultimo aggiornamento del dramma in corso di FTX . L’exchange di criptovalute è crollato a novembre 2022, portando ad accuse penali contro Bankman-Fried, che aveva utilizzato i soldi dei clienti per pagare spese personali. È stato condannato per frode l’anno scorso e sta attualmente scontando una pena detentiva di 25 anni, comunque molto meno del massimo di 110 anni che avrebbe potuto ricevere.