Negli Stati Uniti, la crisi del credito in atto in alcune banche regionali sta inasprendo il sentiment degli investitori e il Dow Jones è sceso di 300 punti. Lo ha scritto CNBC, segnalando che giovedì gli indici di riferimento statunitensi di Wall Street hanno chiuso in ribasso, aggravando una settimana già volatile, con la crisi dei prestiti inesigibili di alcune banche regionali che ha fatto riaffiorare i timori di un possibile ritorno a marzo 2023.
Il Dow Jones ha chiuso la seduta in ribasso di 300 punti, mentre l’S&P 500 e il Nasdaq sono scesi rispettivamente dello 0,6% e dello 0,5%.
Giovedì, le azioni di Zions Bancorp e Western Alliance Bancorp sono scese fino al 13%. La prima è crollata dopo aver dichiarato un addebito di 50 milioni di dollari nel corso del trimestre per un prestito sottoscritto dalla sua controllata, mentre Western Alliance ha visto scivolare i suoi titoli dopo aver avviato una causa per frode contro uno dei suoi debitori.
«Il mercato è molto nervoso per le perdite legate al credito», ha dichiarato alla CNBC Jed Ellerbroek, portfolio manager di Argent Capital Management.«Il mercato non è molto soddisfatto [dei report delle banche regionali], quindi la maggior parte delle società finanziarie a piccola capitalizzazione e delle banche è in calo, oggi».
Le preoccupazioni sulla qualità del credito negli Stati Uniti sono aumentate dopo che due aziende, il fornitore di ricambi auto First Brands e la concessionaria Tricolor, hanno recentemente dichiarato bancarotta.
JPMorgan, che aveva un’esposizione a First Brands, ha riportato costi del credito elevati nei suoi risultati, spingendo l’amministratore delegato Jamie Dimon ad avvertire: «Quando vedi uno scarafaggio, probabilmente ce ne sono altri».
La notizia ha fatto riaffiorare i timori del crollo della Silicon Valley Bank nel marzo 2023, sebbene il mercato si fosse ripreso dopo i timori iniziali di contagio. Giovedì, tutti i titoli bancari sono scesi, da JPMorgan a Goldman Sachs, mettendo sotto pressione il Dow Jones.
Un ETF legato alle banche regionali ha fatto segnare una perdita del 6%, mentre gli analisti affermano che il problema potrebbe essere specifico di un istituto di credito e non ancora così rilevante da poter essere definito un fenomeno che interessa l’intero settore.
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