Crediti deteriorati in calo nelle banche europee, l’Italia mantiene l’NPL ratio al 2,3%

Il rapporto EBA conferma la riduzione degli NPL a 372,6 miliardi di euro mentre il sistema bancario rafforza la redditività. Le banche italiane ai vertici della redditività nel continente con un ROE più che doppio rispetto a quello delle banche francesi e tedesche

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I crediti deteriorati delle banche europee continuano la loro discesa, attestandosi a 372,6 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2025, pari all’1,84% del totale dei prestiti, in diminuzione rispetto ai 375,5 miliardi registrati nei tre mesi precedenti.

È quanto emerge dal rapporto trimestrale dell’Autorità Bancaria Europea (EBA), che fotografa un sistema creditizio in progressivo miglioramento sulla qualità degli asset, come riporta Radiocor. Dalle tabelle dell’EBA emerge anche il fatto che, negli anni, si è chiuso il gap dell’NPL ratio tra piccole e grandi banche.

L’Italia conferma il controllo sulla situazione dei crediti problematici, mantenendo stabile il rapporto al 2,3% del totale dei prestiti, un dato che colloca il Paese su livelli gestibili, nonostante rimanga leggermente superiore alla media europea. Il miglioramento della qualità del credito si riflette anche nell’evoluzione del costo del rischio, sceso significativamente a 48 punti base dai 57 punti base del primo trimestre 2025, segnalando una riduzione degli accantonamenti per perdite attese da parte degli istituti di credito.

Parallelamente, l’allocazione dei prestiti collocati in stage 2 è diminuita al 9,4%, con una riduzione di circa 20 miliardi di euro dei prestiti classificati come performing ma con aumento significativo del rischio di credito.

La pulizia dei bilanci bancari procede in un contesto generale di rafforzamento della redditività, con il ROE che ha raggiunto il 10,7% a livello europeo, mentre l’Italia si distingue con una performance del 16,4%, significativamente superiore al ROE delle banche tedesche (7,3%), francesi (7%) e spagnole (15,1%).

Il risk dashboard EBA conferma quindi un settore in progressiva normalizzazione dal punto di vista della qualità creditizia, con i crediti deteriorati che continuano la loro traiettoria discendente dopo anni di politiche di dismissione e gestione attiva dei portafogli problematici.

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