Austria: Benko condannato a due anni

Sentenza del tribunale di Innsbruck per il fallimento del gruppo immobiliare Signa

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René Benko, 48 anni, il boss del Gruppo Signa, che ha generato in Austria un maxi fallimento da 10,8 miliardi di euro, è stato giudicato colpevole di bancarotta fraudolenta e condannato a 24 mesi di carcere.
Lo ha scritto Il Corriere.it, precisando che, dal periodo di detenzione, saranno detratti i nove mesi già scontati in custodia cautelare dal gennaio scorso.

La condanna al Tribunale regionale di Innsbruck è arrivata nel primo pomeriggio, dopo soli 50 minuti di consultazione tra la giudice Andrea Wegscheider e i giudici popolari.
Il Tribunale ha contestato a Benko una donazione di 300.000 euro alla madre, mentre l’ha assolto dall’accusa di aver sottratto alla massa fallimentare altri 360.000 euro tramite affitti per una villa nel capoluogo tirolese.

Nonostante l’intento della giudice di trovare «una pena che dissuada gli altri dal fare qualcosa di simile», Benko ha evitato una sentenza ben più severa, fino a 10 anni, perché la somma sottratta non ha superato i 300mila euro, oltre la quale scattano gli aggravi di pena.

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