Lo stock europeo degli NPE stabile a 373 miliardi a fine giugno

L’NPE report di PwC registra un andamento a due velocità nel continente. I crediti deteriorati stanno crescendo in Francia e Germania mentre diminuiscono in Spagna e Italia

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Il mercato europeo dei crediti deteriorati torna a muoversi dopo anni di stabilità. È quanto emerge dall’NPE Report 2025 di PwC Italia, secondo cui lo stock complessivo delle esposizioni deteriorate (NPE) delle principali banche dell’Unione Europea è rimasto stabile nel secondo trimestre 2025 a 373 miliardi di euro, con un rapporto medio dell’1,84 per cento.

Dietro l’apparente stabilità, però, si nasconde un’Europa a due velocità: Germania e Francia registrano un aumento dei crediti problematici, mentre Italia e Spagna proseguono nel processo di riduzione, confermando il miglioramento della qualità del credito. Il peggioramento riguarda soprattutto il comparto corporate, in particolare immobiliare. Le principali conclusioni dello studio sono sostanzialmente allineate a quelle del report di Banca Ifis sull’industria degli NPE, presentato nelle scorse settimane (vedi Be Bankers del 26 settembre 2025).

In Italia, i livelli di default restano contenuti: 1,9% per le imprese e 0,5% per le famiglie, con criticità nei settori costruzioni, retail e ospitalità. Lo stock di NPE nei bilanci bancari è sceso a 51 miliardi di euro a fine 2024, proseguendo il trend di deleveraging iniziato dieci anni fa. Dal 2015, il volume complessivo di crediti deteriorati si è ridotto di oltre 110 miliardi (-25%).

Le transazioni di NPE si sono stabilizzate intorno ai 20 miliardi annui, ma con un mercato più sofisticato e diversificato, dove crescono le partnership tra banche, investitori e servicer. Parallelamente si affermano nuove opportunità legate a asset emergenti come i crediti erariali e il Buy Now Pay Later (BNPL). Pier Paolo Masenza, Partner di PwC Italia, sottolinea: «Il mercato NPE europeo è arrivato a un punto di svolta: da business ciclico a ecosistema strutturale, sempre più integrato, digitale e internazionale».

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