Le istanze di fallimento negli Stati Uniti sono aumentate costantemente nel 2025, a testimonianza della crescente pressione finanziaria sia sulle famiglie che sulle imprese. Lo scrive Financial Express Online consolidando in un articolo le news diffuse da diverse fonti sull’argomento.
Secondo l’Ufficio Amministrativo dei Tribunali degli Stati Uniti, a fine settembre le istanze di fallimento sono aumentate del 10,6% su base annua. Il numero totale di istanze ha raggiunto quota 557.376, il numero più alto dal 2020.
Le istanze di fallimento aziendale sono cresciute del 5,6%, mentre quelle personali sono aumentate vertiginosamente del 10,8%. Sebbene i dati attuali rimangano inferiori ai livelli massimi registrati dopo la crisi finanziaria del 2008, questo aumento evidenzia le sfide finanziarie che i consumatori e le imprese americane stanno affrontando. L’aumento delle istanze di fallimento, in particolare tra le grandi aziende, ha sollevato preoccupazioni sulle pratiche di prestito rischiose e sulla salute finanziaria delle principali aziende statunitensi.
L’attuale impennata fa seguito a un calo costante registrato dalla crisi finanziaria del 2008. Si è passati da quasi 1,6 milioni di fallimenti nel 2010 a 380.634 nel 2022. Tuttavia, negli ultimi anni la tendenza si è invertita, con un significativo aumento a partire dal 2020, l’anno della pandemia.
Se i dati dei tribunali Usa si fermano al mese di settembre, quelli dell’American Bankruptcy Institute (ABI) mostrano che l’incremento dei fallimenti ha accelerato la corsa a ottobre con 53.019 istanze totali, in aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Le istanze commerciali sono aumentate del 7%, mentre quelle individuali hanno registrato un aumento del 13%.
A sua volta S&P Global Market Intelligence ha segnalato che i fallimenti aziendali nel 2025 si stanno avvicinando ai massimi degli ultimi 15 anni. A ottobre sono stati registrati 68 fallimenti aziendali di grandi dimensioni, portando il numero totale di istanze di fallimento nel 2025 a 655. Questo supera i dati degli ultimi anni, incluso il 2024, quando si registrarono 687 istanze. L’aumento dei fallimenti aziendali è particolarmente evidente in settori come il commercio al dettaglio, la ristorazione informale e alcuni servizi.
Sebbene le istanze di fallimento delle aziende siano in aumento, la maggior parte della crescita proviene dai consumatori. I dati mensili e trimestrali indicano che le istanze di fallimento individuali e i fallimenti ai sensi del Capitolo 7 (liquidazione con vendita degli asset personali) e del Capitolo 13 (ristrutturazione del debito) sono in aumento.
Le ragioni principali sono i tassi di interesse elevati, l’inflazione e la fine dei programmi di sostegno dell’era pandemica. Gli elevati costi di finanziamento e la debolezza della spesa dei consumatori hanno reso più difficile la sopravvivenza sia per le aziende sia per le famiglie.
Un capitolo a parte riguarda infine i prestiti studenteschi, per i quali – finite le moratorie decise nel corso della pandemia – si sta registrando un’impennata di insolvenze: dall’1% durante la sospensione dei pagamenti a quasi l’8% dalla loro ripresa. Nel secondo trimestre del 2025, circa l’11,3% dei prestiti federali agli studenti era in sofferenza, e oltre 5 milioni di debitori erano in ritardo con i pagamenti da 90 o più giorni.
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