Al via l’ottava edizione del Salone dei pagamenti

Dal 22 al 24 novembre istituzioni, banche, PA, operatori del settore si confrontano sul futuro dei pagamenti nel corso dell'evento promosso da ABI e organizzato da ABIEventi a Milano

0
101
Il presidente Abi Antonio Patuelli all'inagurazione del Salone dei pagamenti 2023

Quale impatto avranno le nuove tendenze emergenti nel mercato globale sul futuro dei pagamenti? E quali nuove prospettive discendono dalle novità tecnologiche e regolamentari: dall’avvento dell’euro digitale fino alle applicazioni dell’intelligenza artificiale? Da oggi fino a giovedì 24 novembre, istituzioni, banche, PA, operatori del settore, aziende tecnologiche, fintech, startup e incubatori si stanno confrontando su questi temi nel corso dell’ottava edizione del Salone dei pagamenti, promosso da ABI e organizzato da ABIEventi a Milano.

Oltre ai consueti spazi espositivi su presente e futuro degli strumenti di pagamento, tra le novità di questa ottava edizione c’è l’“Agorà del futuro”, un’area di 3000 mq interamente dedicata al mondo delle Startup e delle Scaleup del fintech. Il Salone di quest’anno approfondisce otto filoni tematici: “Il futuro dei pagamenti globali”, “L’intelligenza artificiale e i pagamenti”, “La moneta si fa digitale”, “Il negozio del futuro: phygital e integrato”, “Da e-commerce a m-commerce”, “Future consumers: nuove generazioni”, “Verso una società sostenibile e inclusiva”, “L’ecosistema italiano delle fintech e start up”.

Ad aprire la tre giorni di lavori, che prevede oltre 80 sessioni con più di 300 relatori, è stato il presidente Abi, Antonio Patuelli. Anche Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale della Banca d’Italia è intervenuta in apertura di manifestazione, soffermandosi, tra vari temi anche sull’euro digitale.

“La cooperazione tra settore pubblico e privato sarà uno dei fattori chiave – ha chiarito Perrazzelli – per il successo dell’euro digitale, che richiede un impegno corale a beneficio di tutti gli stakeholder. Anche se rappresenterà una passività dell’Eurosistema, l’euro digitale, ove emesso sarebbe disponibile per gli utenti finali attraverso intermediari vigilati, responsabili di tutti i rapporti con i clienti e dei servizi di distribuzione, i quali avrebbero anche la possibilità di profilare servizi a valore aggiunto”.

“Si configurerebbe – ha proseguito – come una forma digitale di contante, si affiancherà a quest’ultimo senza sostituirlo e potrebbe essere utilizzato per effettuare qualsiasi pagamento digitale in tutta l’area dell’euro, disponibile sia online che offline. Sarebbe inoltre gratuito per le funzionalità di base e ampiamente accessibile: in un’ottica di inclusione finanziaria, potrebbe ad esempio essere utilizzato da persone con disabilità o con limitate competenze digitali. Assicurerebbe un adeguato livello di privacy e permetterebbe agli utenti di regolare all’istante i pagamenti in moneta di Banca Centrale. Potrebbe essere utilizzato per i pagamenti P2P, per le operazioni presso i punti vendita (fisici e online) e nelle operazioni con le amministrazioni pubbliche”.

Fonti: uffici stampa Abi e Banca d’Italia