Amco, la società specializzata nel credit management controllata dal Mef e con attivi in gestione per 32,2 miliardi, ha perfezionato l’acquisto dell’80% del gruppo Exacta, anche a seguito – ha precisato un comunicato del gruppo – dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari.
Exacta è presente nel segmento della gestione dei tributi non riscossi della Pubblica Amministrazione locale. Il restante 20% del capitale resterà in mano ai soci fondatori e al management, in modo da assicurare continuità gestionale e know-how alla società.
L’acquisizione, aveva indicato Amco a febbraio in occasione della firma dell’accordo vincolante con la piattaforma Eulero Capital e la famiglia azionista Oreglia, è in linea con il piano strategico al 2028, messo a punto sotto la nuova gestione dell’amministratore delegato Andrea Munari, che prevede «nuove iniziative di gestione dei crediti deteriorati nell’interesse pubblico». L’acquisizione attesta infine il crescente interesse dell’industria dei servicer per il magazzino dei crediti dello Stato, come è emerso nell’indagine conoscitiva in corso al Senato su iniziativa della commissione Finanze.

Della gran massa dei crediti inclusa nel «magazzino» (1.278,9 miliardi al gennaio 2025), 27,6 miliardi (vedi tabella) si riferiscono a posizioni attive nei confronti dei Comuni, principalmente per imposte locali (ad es. Tari) o multe non pagate. È esattamente il perimetro entro il quale si rivolge il business di Exacta.
Sui temi dei crediti dallo Stato e del possibile coinvolgimento dei servicer nel compito di riscossione, il 9 maggio prossimo si svolgerà un webinar organizzato da Alma Iura in partnership con EY e Intrum. Vi prenderanno parte, oltre a Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanze del Senato, il direttore scientifico di Be Bankers Marco Rossi, Michele Thea, Partner di EY, Europe West NPE Leader, ed Enrico Risso, Amministratore Delegato di Intrum Italy.