È stato un trimestre all’insegna della stabilità quello che si è concluso il 30 giugno scorso per le principali banche europee.

Lo attestano i dati appena pubblicati dalla Bce, secondo i quali il Cet1 ratio aggregato dei principali istituti del continente, quelli sottoposti alla vigilanza della banca centrale, ha raggiunto il 16,21%, segnando un nuovo record decennale.
L’incremento del rapporto tra il capitale ordinario della banca e le sue attività ponderate per il rischio, il Cet1 ratio appunto, è aumentato comunque in misura marginale rispetto al 16,05% del primo trimestre e al 15,81% dell’anno precedente. Nel confronto tra i singoli Paesi dell’Unione europea, il Cet1 ratio varia dal 13,18% della Spagna al 23,71% della Lettonia.
Da un anno all’altro il rendimento del capitale proprio aggregato è rimasto lo stesso (al 10,11%), aumentando leggermente rispetto al 9,85% del primo trimestre 2025.

Un segnale di stabilità viene anche dall’analisi dei crediti deteriorati, il cui stock è diminuito di € 2,36 miliardi (-0,66%), mentre al denominatore l’importo totale di prestiti è aumentato di € 57,64 miliardi (0,36%). Il risultato è stato un NPL ratio (2,22%) diminuito di 2 punti base rispetto al trimestre precedente.
A livello settoriale, l’NPL ratio per i prestiti alle famiglie è in diminuzione (2,16%), in calo rispetto al 2,21% del trimestre precedente e al 2,24% di un anno fa. Quanto ai prestiti alle società non finanziarie (SNF), il rapporto si è attestato al 3,50%, rispetto al 3,48% del trimestre precedente e al 3,56% di un anno fa.
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