Banche: verso aumento Npl, dice Patuelli

Per il presidente dell’Abi non bisogna sottovalutare i rischi per il 2026

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Antonio Patuelli, presidente ABI

Sul fronte bancario c’è un «rischio che nessuno può sottovalutare», perché «le previsioni degli organismi specializzati indicano che nei prossimi due anni ci sarà un aumento dei crediti deteriorati». È l’allarme lanciato – scrive Radiocor – dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, intervenendo a un evento a Milano.

«È un rischio che esiste, a fronte del quale dobbiamo memorizzare l’esperienza di dieci anni fa: allora le banche saltarono in aria perché avevano poco patrimonio rispetto ai rischi che correvano. È stata molto importante la linea della Bce e di Bankitalia indirizzata a rafforzare il patrimonio». Il 2026, ha ammonito il presidente dell’associazione bancaria, si aprirà per il settore in condizioni diverse da quelle con cui era iniziato il 2025. «Ci saranno tassi più bassi; in più, c’è la forte attesa della riduzione dei tassi negli Usa e non avremo da inizio anno la fluidità dei liberi commerci con gli Stati Uniti».

E visto che «le crisi d’impresa, inevitabilmente, cadono sulle banche», anche per questo si tratterà di un «anno complesso, in cui il margine di interesse bancario calerà e le commissioni difficilmente potranno eternamente produrre risultati e incrementi».

In sintesi, ha concluso il numero uno dell’Abi, «vediamo molte complessità verso le quali dobbiamo attrezzarci in anticipo, con consapevolezza e responsabilità da parte di banche, imprese e governo».

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