La Banca Centrale Europea lancia un avvertimento sulla proposta della Commissione Europea di allentare le regole sulla cartolarizzazione bancaria, sottolineando come alcune semplificazioni possano aumentare i rischi per la stabilità finanziaria. A dichiararlo è stato Pedro Machado, membro del Consiglio di Vigilanza della BCE, secondo cui le operazioni più complesse e strutturate restano difficili da monitorare e possono comportare rischi di agenzia e di modello, simili a quelli che hanno contribuito alla crisi finanziaria globale del 2007-2008.
La notizia, riportata da Reuters, evidenzia come la Commissione Europea abbia proposto a giugno semplificazioni normative per liberare capitale e stimolare i prestiti, con l’obiettivo di rendere l’Europa più competitiva sul piano finanziario rispetto agli Stati Uniti.
Le cartolarizzazioni consistono nell’impacchettare prestiti concessi a famiglie o imprese e venderli agli investitori come titoli; sebbene il mercato europeo sia più piccolo di quello statunitense, la crescita delle cartolarizzazioni sintetiche – garanzie su tranche di prestiti che restano nel bilancio della banca – aumenta le preoccupazioni, perché tali operazioni non generano nuovi finanziamenti ma possono rendere opache le esposizioni delle banche.
Le modifiche proposte dalla Commissione mirano a snellire la burocrazia, ridurre i dettagli da divulgare e adattare la due diligence al livello di rischio, oltre a prevedere un regime di trasparenza più leggero per le operazioni private.
Tuttavia, Machado ha sottolineato che «non esiste un legame automatico tra cartolarizzazione e maggiore concessione di prestiti» e ha messo in guardia contro il rischio di incentivare strutture complesse e poco trasparenti, sottolineando l’importanza di sostenere operazioni semplici, standardizzate e resilienti, in grado di proteggere la stabilità del sistema finanziario europeo.
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