Prende il nome dalla famosa borsa che Hermès dedicò all’attrice e cantante francese Jane Birkin, scomparsa qualche tempo fa. Ebbene, Birkin è come BNL ha chiamato un portafoglio di mutui sia deteriorati che in bonis dell’importo complessivo di 100 milioni, che la banca intende cedere con l’obiettivo di rendere più efficienti i processi.
Ne parla in un articolo MF, precisando che i crediti in sofferenza rappresenterebbero una quota minoritaria dei mutui interessati dalla cessione. La banca del gruppo BNP Paribas ha chiuso a giugno i conti trimestrali con un NPL ratio lordo e netto di BNL pari rispettivamente al 2,6% e 1,1%. Un trimestre in cui l’istituto di credito ha realizzato un utile ante imposte di 185 milioni di euro, in crescita del 37,3% su base annua.
L’operazione Birkin – spiega l’articolo – sarebbe guidata dalla volontà di aumentare ulteriormente l’efficienza della banca e non da una scelta obbligata. Pertanto, sarebbe subordinata alla qualità della risposta del mercato. La decisione se procedere o meno dovrebbe così essere presa entro il mese di ottobre, quando il quadro complessivo sulle offerte ricevute dai potenziali acquirenti sarà più chiaro.
In ogni caso, l’interesse tra gli operatori, da un primo riscontro, non sembra mancare, vista anche la dimensione del deal, che appare attraente. «Era un po’ di tempo – sottolinea MF – che sul mercato non si assisteva a una cessione di crediti da oltre 100 milioni di euro. Passata la stagione della pulizia dei bilanci delle banche, con la grande vendita dei non performing loan degli anni passati, oggi le operazioni di cessione di crediti NPL coinvolgono, in genere, pacchetti complessivi di poche decine di milioni. L’operazione Birkin di BNL sembra quindi destinata a risvegliare vecchi appetiti tra gli operatori, vista anche la particolarità del pacchetto di crediti sul tavolo, composti in gran parte da mutui residenziali i cui debitori pagano regolarmente le rate che arrivano a scadenza».
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