Commercio mondiale: aziende asiatiche preoccupate per aumento delle insolvenze, dice Atradius

Ritardi dei pagamenti coinvolgono il 46% delle vendite a credito B2B

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Fonte immagine: Freepik

Tra le aziende asiatiche cresce la preoccupazione circa un possibile aumento delle insolvenze, che potrebbe influire negativamente sul commercio a credito B2B. Prioritaria è quindi la gestione del rischio di credito e degli impatti sulle catene di fornitura così da proteggere la redditività del business. Sono le conclusioni di uno studio di Atradius, tra le principali compagnie di assicurazione del credito, che ha appena pubblicato il barometro 2024 sulle pratiche di pagamento in Asia.

 Il comportamento di pagamento dei clienti di credito B2B – sottolinea il report – è rimasto costante negli ultimi 12 mesi per quasi la metà delle aziende intervistate, sebbene ciò “nasconda problemi più profondi”. Il resto è quasi equamente diviso tra aziende che hanno visto peggiorare le pratiche di pagamento e quelle che hanno visto un miglioramento.

Il fatto è che i ritardi nei pagamenti rappresentano ancora un problema importante per le aziende asiatiche e attualmente interessano in media il 46% delle vendite a credito B2B. Le aziende di Taiwan, Singapore e Hong Kong sono le più colpite. I crediti inesigibili ora ammontano in media al 4% di tutte le fatture B2B, creando ulteriore tensione finanziaria, soprattutto per le aziende in Giappone. I problemi di flusso di cassa sono citati dal 42% delle aziende in Asia come causa dei ritardi nei pagamenti, in particolare in India. Un altro fattore importante sono i processi di pagamento inefficienti tra i clienti B2B.

 “L’economia globale dovrebbe crescere del 2,7% quest’anno. Domanda debole e condizioni di credito restrittive creano difficoltà anche alle aziende asiatiche. Le insolvenze in Asia potrebbero aumentare del 23% per il rallentamento economico cinese” ha sottolineato Andreas Tesch, Chief Market Officer di Atradius.