Composizione negoziata: procedure aumentate del 29% nel primo semestre 2025

Raddoppiati i casi di successo con 22 mila posti di lavoro messi in salvo

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Nel primo semestre 2025 le imprese che hanno avuto accesso a procedure concorsuali, ovvero a composizioni negoziate (Cnc), sono aumentate del 29%, passando dai 5.505 registrati nel periodo gennaio-giugno 2024 ai 7.116 dello stesso periodo del 2025. I dati provengono da Unioncamere e attestano un trend di forte crescita di uno strumento sempre più utilizzato anche da imprese medie e grandi.

Anche nel 2025 la maggior parte delle procedure di composizione negoziata (circa l’80%) si è conclusa negativamente; tuttavia, i casi di successo sono raddoppiati (da 205 a 410). Oltre 22 mila posti di lavoro sono stati così messi in salvo, per un valore della produzione di circa 6 miliardi e mezzo.

«È il segno – sottolinea un articolo di Italia Oggi – che si sta via via sviluppando un ecosistema (imprese, professionisti, banche) più competente e consapevole, in grado di utilizzare la composizione negoziata come strumento ordinario di regolazione anticipata della crisi, scopo per il quale è stata, appunto, pensata».

La durata media della procedura è di 228 giorni, molto inferiore ai tempi delle procedure concorsuali classiche. I casi di successo si risolvono, in media, in circa 320 giorni, un arco temporale sostenibile per le aziende. Ed è proprio la velocità – sottolinea ancora il giornale – «uno dei principali vantaggi competitivi dello strumento; tale snellezza è ancora più efficace e marcata se associata a una tempestiva attivazione del percorso, prima che la crisi diventi irreversibile».

Accanto ai casi di successo, è cresciuto in modo significativo il numero di imprese che, dopo una chiusura negativa, finiscono in liquidazione giudiziale: 416 casi, più del doppio dell’anno precedente. L’aumento delle liquidazioni giudiziali successive a una composizione negoziata conclusasi senza esito positivo, a giudizio di Italia Oggi, «non va interpretato come un insuccesso. Al contrario, testimonia la capacità della procedura di accelerare l’emersione delle situazioni non più recuperabili, riducendo i tempi di permanenza delle imprese in condizioni di crisi irreversibile e offrendo una più rapida tutela degli interessi dei creditori».

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