Rinasce l’Artigiancassa sotto un mantello pubblico. Mediocredito Centrale, che fa capo al Mef, e AGART – informa un comunicato – hanno sottoscritto un accordo strategico per il rilancio di Artigiancassa, storico marchio del credito artigiano italiano.
Le due società acquisiranno congiuntamente il 100% del capitale di B.G.A. S.p.A., intermediario finanziario che sarà trasformato in una vera e propria «fabbrica prodotto» al servizio delle esigenze creditizie e finanziarie di artigiani e piccoli operatori economici. Le quote saranno detenute rispettivamente per l’80% da Mediocredito Centrale e per il 20% da AGART.
AGART S.p.A. è partecipata dalle principali associazioni dell’artigianato – Confartigianato, CNA, Casartigiani e Fedart Fidi – e rappresenta un punto di riferimento istituzionale per la tutela e il sostegno del comparto. Il progetto punta non solo a valorizzare il patrimonio storico del marchio Artigiancassa – marchio di proprietà di AGART, rimasto finora una scatola vuota – ma anche a modernizzarne il ruolo, rafforzando l’offerta di soluzioni di finanziamento a medio-lungo termine e costruendo un modello di servizio ibrido, che unisce la relazione diretta e personale nei oltre 200 Artigiancassa Point distribuiti in tutta Italia alle soluzioni digitali sviluppate da Mediocredito Centrale. La platea di riferimento della “nuova” Artigiancassa è rappresentata da 1,27 milioni di imprese artigiane, il 21,3% delle aziende italiane, che cumulano in totale 2,64 milioni di addetti.
«Ma oltre che economico il senso dell’intervento – spiega in un articolo Il Sole 24 Ore – è politico. E poggia sull’obiettivo esplicito di ricostituire un punto di riferimento forte al mondo variegato dei piccoli finanziamenti alle attività artigiane, considerate spesso ai margini del raggio di attenzione delle grandi banche: una dinamica, questa, indicata del resto proprio dal tramonto della vecchia Artigiancassa ‘bancaria’, nata dalle privatizzazioni dei primi anni Novanta e progressivamente finita lontano dal focus di un settore del credito via via concentrato su filoni di attività più redditizi».