In Italia crescono (+12%) i fallimenti nel primo trimestre del 2024

Il report di Cribis sulle sulle liquidazioni giudiziali rileva 2104 casi. Il commercio è il settore più colpito. La Lombardia la regione con le aziende più in difficoltà

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Il contesto macroeconomico incide sui bilanci delle aziende e incrementa i loro problemi di liquidità. Per questo motivo sta proseguendo anche nel 2024 la tendenza all’aumento delle liquidazioni giudiziali. Come rileva l’ultima analisi di Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, sul tema sono 2.104 le liquidazioni giudiziali registrate nel nostro Paese da gennaio a marzo di quest’anno. Un valore che è cresciuto (+12,6%) rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, come fanno notare gli esperti di Crif, è in ogni caso in netta diminuzione (-26,61%) rispetto al primo trimestre del 2019. Dunque nonostante le difficoltà (nel trimestre precedente, si erano registrate 2.183 liquidazioni giudiziali) non si ritorna ai picchi della fase pre – pandemica. I concordati preventivi invece vanno giù: sono stati 86, in calo del 39,86% rispetto al primo trimestre del 2023 e in linea con il trimestre precedente, dove avevano toccato quota 78 (+10,25%)

La Valle d’Aosta è la regione con meno liquidazioni

Le regioni più toccate dal fenomeno nel primo trimestre del 2024 sono state la Lombardia (con 390 casi e 386 nello stesso periodo dello scorso anno), Lazio (272 mentre erano 284 a inizio 2023) e Veneto (200, mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano 165). Le aree geografiche con il minor numero di liquidazioni sono Trentino-Alto Adige (17), Basilicata (13), Molise (5) e Valle d’Aosta (3).

Se osserviamo i settori produttivi con il maggior numero di società in liquidazione giudiziale, è il commercio quello che soffre di più con 685 liquidazioni giudiziali, seguito dai servizi (464), dall’edilizia (399) e dall’industria (352).

“I dati relativi all’inizio del 2024 – commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis – evidenziano un prolungarsi di quelle sfide che sono alla base dell’aumento nel numero di società in liquidazione giudiziale nel 2023, ascrivibili principalmente all’attuale contesto macroeconomico globale. Ai problemi di liquidità derivanti dalla stretta monetaria si sono infatti aggiunte ulteriori criticità che hanno minato la competitività delle imprese, come la crisi energetica, le guerre in Europa e in Medio Oriente e una maggiore difficoltà nella circolazione delle merci”.