Nel primo trimestre del 2025, doValue ha registrato risultati in netta crescita, superando già l’obiettivo annuale di nuovo business in termini di GBV (Gross Book Value), fissato inizialmente a 8 miliardi di euro. Lo rende noto la società attraverso il comunicato stampa ufficiale, nel quale si evidenzia che i nuovi mandati e i flussi da contratti forward flow hanno generato 9,2 miliardi di nuovo business. In dettaglio, 8,1 miliardi derivano da nuovi mandati e 1,1 miliardi da flussi forward, contribuendo all’incremento del portafoglio gestito complessivo a 141 miliardi di euro, rispetto ai 136 miliardi di fine 2024.
Il risultato ha spinto il gruppo ad alzare il target di nuovo business per l’intero 2025 a oltre 12 miliardi di euro, confermando la solidità commerciale e la leadership di mercato nel settore dei crediti deteriorati (NPL) e special situations.
Il trimestre si è chiuso con ricavi lordi pari a 141 milioni di euro, in crescita del 46% rispetto allo stesso periodo del 2024, e ricavi netti a 128 milioni, con un aumento del 49% su base annua. L’EBITDA, escluse le componenti non ricorrenti, ha raggiunto i 51 milioni di euro, raddoppiando rispetto all’anno precedente (+106%).
Il risultato netto ex-NRI – ovvero al netto delle componenti straordinarie – è pari a 9 milioni di euro. È tornato in positivo, a 9 milioni di euro, con un miglioramento di 12 milioni rispetto al primo trimestre 2024.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento netto è sceso a 504 milioni di euro, in calo di 10 milioni rispetto a fine 2024, mentre la leva finanziaria netta migliora a 2,3x, avvicinandosi al target di 2,0x previsto entro fine anno, nonostante la stagionalità tipica del primo trimestre. La società dispone inoltre di una solida posizione di cassa pari a 143 milioni di euro e circa 130 milioni di linee di credito non utilizzate.
«È importante notare – ha sottolineato una nota del gruppo – che questo traguardo è stato raggiunto in un contesto macroeconomico che, pur essendo complessivamente più sfidante, è sempre più favorevole al modello di business del gruppo. Si ritiene infatti che i timori di una recessione e il rallentamento dell’attività economica porteranno a un aumento della formazione di crediti deteriorati, spingendo le banche e le istituzioni finanziarie ad accelerare la cessione delle esposizioni non core e non performing, ampliando il mercato di riferimento per le soluzioni di gestione del credito». In un articolo, MF ha attribuito il miglioramento dei conti di doValue anche all’integrazione con Gardant.