Eurozona, BCE: credito leggermente più rigido ma fabbisogno stabile per le imprese

L’ultima survey SAFE evidenzia costi più alti e maggiori garanzie richieste, ma domanda di prestiti invariata

0
47
Europeaan-Central-Bank-building

Secondo l’ultima Survey on the Access to Finance of Enterprises (SAFE) condotta dalla BCE tra il 27 agosto e il 3 ottobre 2025 su oltre 10.000 aziende dell’area euro, nel terzo trimestre le imprese hanno registrato un leggero irrigidimento delle condizioni di prestito bancario, mentre fabbisogno e disponibilità di finanziamenti sono rimasti sostanzialmente stabili.

Secondo quanto riferito da Teleborsa, il quadro delineato indica un credito ancora selettivo in un contesto di crescita debole e inflazione moderatamente elevata. Un modesto aumento dei tassi di interesse sui prestiti è stato segnalato da un saldo netto del 2% delle imprese, trainato soprattutto dalle PMI, mentre il 3% netto delle grandi aziende ha rilevato un calo.

Sono cresciuti anche i costi accessori e le richieste di garanzie, rispettivamente al 23% e al 16% netto, mentre il fabbisogno di credito bancario è rimasto invariato e la disponibilità leggermente negativa. Il cosiddetto financing gap, cioè la differenza tra domanda e offerta di credito, è salito all’1%, e le aziende continuano a considerare il quadro economico generale il principale fattore limitante, pur evidenziando un lieve miglioramento nella propensione delle banche a concedere prestiti.

Dal punto di vista operativo, le imprese non hanno segnalato variazioni nel fatturato, ma indicano profitti in calo e investimenti in aumento, mentre le aspettative di inflazione restano stabili al 2,5% a un anno e al 3% a cinque anni, con oltre la metà delle aziende che percepisce rischi al rialzo nel lungo periodo.

Iscriviti alla newsletter: https://www.bebankers.it/newsletter/