Finanza innovativa: per i minibond della Regione Puglia emissioni da 150 milioni

Il Fondo, voluto dalla Regione Puglia, è gestito dalla società in house e finanziaria regionale Puglia Sviluppo che assicura una garanzia di portafoglio pari al 25% dell'importo totale dei titoli emessi. UniCredit opera in qualità di originator e di arranger e Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale agiscono come investitori istituzionali

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Con emissioni da parte di 39 piccole e medie imprese che raggiungono i 150 milioni di euro, i minibond della Regione Puglia completano il ciclo di programmazione regionale 2014-2020. Uno strumento efficace che, per la prima volta in Puglia e tra i primi casi in Italia, ha permesso alle piccole e medie imprese di accedere al mercato dei capitali con l’emissione di prestiti obbligazionari. Così le Pmi hanno avuto accesso, grazie ad un intervento pubblico, a forme di finanziamento alternative per innovare, espandersi e diventare più competitive. Un’opportunità nata nel 2019 e non scontata considerando gli eventi che hanno caratterizzato i quattro anni successivi. Nonostante tutto, le imprese hanno continuato ad investire incrementando il loro livello di innovazione.

A dimostrarlo proprio le ultime emissioni che spaziano dal settore dell’abbigliamento ai servizi logistici e che coinvolgono anche altricomparti come la distillazione di bevande alcoliche, lo sviluppo e l’organizzazione di reti di vendita, i trasporti, le strutture turistico-ricettive, la diffusione di mezzi ad alimentazione elettrica, lo sviluppo di software. Ad emettere i minibond, in quest’ultimo closing 12 imprese per un valore totale di 38,9 milioni di euro.

Lo strumento finanziario, progettato nella forma del basket bond, è frutto della collaborazione tra più soggetti. Il Fondo, voluto dalla Regione Puglia, è gestito dalla società in house e finanziaria regionale Puglia Sviluppo che assicura una garanzia di portafoglio pari al 25% dell’importo totale dei titoli emessi e vede UniCredit operare in qualità di originator e di arranger e Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale come investitori istituzionali che sostengono finanziariamente i progetti.

Grazie ai minibond le imprese possono finanziare operazioni straordinarie, investimenti e capitale circolante. L’operazione è stata possibile grazie a risorse per quasi 40 milioni di euro messe a disposizione dalla finanziaria regionale e utilizzate come garanzia di portafoglio. I 150 milioni di euro di emissioni rappresentano un risultato rilevante per una misura così innovativa, attuata in una regione del Sud e in uno scenario complicato da eventi globali imprevisti e di fortissimo impatto sul sistema economico.

“Con queste ultime emissioni – Spiega Remo Taricani, deputy head per l’Italia di UniCredit – si completa con successo l’esperienza del primo e più grande basket bond regionale a livello di mercato. L’iniziativa ha permesso a molte imprese pugliesi di fare un salto di qualità sul fronte dell’apertura al mercato dei capitali, collocando la Puglia tra le prime regioni in Italia in termini di emittenti di minibond, segno di una crescente maturità finanziaria del sistema produttivo locale”.

Come funziona lo strumento dei minibond

Per accedere ai minibond della Regione Puglia, l’impresa interessata ha presentato la domanda di candidatura a Puglia Sviluppo che ha valutato i requisiti, il piano di investimento, e svolto tutte le ulteriori verifiche previste. UniCredit, in collaborazione con gli investitori istituzionali rappresentati da Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale, ha svolto l’analisi di merito sia sull’impresa che sull’investimento e, in seguito, ha definito il portafoglio complessivo delle aziende idonee. L’arranger ha sottoscritto interamente il prestito obbligazionario e successivamente, mediante una Società veicolo (Spv), ha collocato i minibond (attraverso un’operazione di cartolarizzazione) presso gli investitori istituzionali e professionali. Le aziende dunque hanno ricevuto dai 2 agli 8 milioni di euro a seconda dell’importo del minibond emesso e investito in beni materiali o immateriali, ma anche ottenuto sostegno per il capitale circolante collegato all’investimento da realizzare.

Fonte: ufficio stampa UniCredit