Il default di FTI Touristik: fallisce il terzo tour operator europeo

La società, secondo la stampa tedesca, ha una grave carenza di liquidità e un buco in bilancio in decine di milioni. I tentativi di salvataggio non sono andati a buon fine

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Karl Markgraf, ceo di FTI Group

Cede un colosso del settore turistico: FTI Touristik, il tour operator del gruppo tedesco FTI Touristik GmbH, ha aperto la procedura di insolvenza davanti al tribunale di Monaco di Baviera. Gli affari per la società andavano male dal periodo Covid. L’azienda, con 11.000 dipendenti, è la terza compagnia di viaggi in Europa.

Il fallimento travolge tutti i viaggi prenotati con il tour operator FTI Touristik GmbH – secondo quanto riferisce il Sole24Ore – compresi i marchi FTI in Germania, Austria e Olanda, il marchio 5vorFlug in Germania e anche BigXtra GmbH, le auto a noleggio DriveFTI e Cars and Campers. “Attualmente stiamo lavorando a pieno ritmo per garantire che i viaggi già iniziati possano essere completati come previsto”. A questo fine, interverrà la Cassa tedesca per l’assicurazione viaggi, lanciata nel 2021. I viaggi non ancora iniziati probabilmente non potranno più essere effettuati, o lo saranno solo in parte.

Secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, FTI ha una grave carenza di liquidità e un buco in bilancio in decine di milioni. Il proprietario di maggioranza, la famiglia miliardaria egiziana Sawiris che è entrata in FTI nel 2014 e ne ha assunto la maggioranza nel 2020, non avrebbe più sanato le perdite. L’azienda aveva ricevuto aiuti governativi durante il Covid per un ammontare di 595 milioni di euro tramite il Fondo di stabilizzazione economica, ma non è bastato. Un consorzio guidato dall’investitore finanziario statunitense Certares voleva rilevare Fti Group per un euro e iniettare 125 milioni di euro di capitale fresco nella società, ma l’operazione non è andata a buon fine.