MPS conquista Mediobanca

Alla chiusura dell’offerta le adesioni hanno raggiunto il 62,3% del capitale sociale di Piazzetta Cuccia

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Palazzo Salimbeni, sede di MPS

Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha conquistato Mediobanca con una percentuale di adesioni che si avvicina a quella del 66,6%, soglia che le consentirebbe di integrare completamente la sua preda. Alla scadenza dei termini dell’Opa (8 settembre) la banca senese ha comunicato di aver raccolto adesioni pari al 62,3% del capitale sociale di Piazzetta Cuccia. Una quota vicina appunto al 66,6%, che le darebbe il pieno controllo anche dell’assemblea straordinaria della banca d’affari, aprendo così la strada a una fusione e a progetti più rapidi di integrazione.

Per ottenere questo risultato MPS ha offerto un corrispettivo di 2,533 azioni di nuova emissione per ciascun titolo portato in adesione, cui si è aggiunto, proprio negli ultimi giorni dell’offerta, un corrispettivo in denaro di € 0,90 ad azione. Nel complesso, al momento di lanciare l’operazione (gennaio 2025), Mediobanca è stata valutata oltre 14 miliardi (13,3 miliardi in azioni + 7,5 miliardi cash).

Il consolidamento fiscale di Mediobanca nei conti di Rocca Salimbeni consentirà di rendere computabili come crediti fiscali altri 1,3 miliardi di attività fiscali differite (le Dta), insieme agli ulteriori 1,6 miliardi di crediti fiscali. È l’ennesimo «regalo» – del tutto legittimo in verità – che i contribuenti italiani faranno alla banca senese dopo la ricapitalizzazione da 5,4 miliardi effettuata nel 2017 per salvare l’istituto dal fallimento. «Con questa operazione – ha sottolineato MPS nel suo comunicato – si dà vita a una nuova forza competitiva tra i leader nel settore bancario italiano, con un’ampia e diversificata gamma di prodotti e servizi a beneficio delle famiglie, delle imprese e dei territori».

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