Procedure esecutive, il Tribunale di Ferrara è il più veloce

I dati dello studio condotto dall'Associazione T6. L'Italia ha compiuto progressi nei tempi di vendita: rispetto al passato il trend è in miglioramento

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Ferrara capitale delle esecuzioni immobiliari. Il suo tribunale nel 2023 è stato il più rapido d’Italia nei tempi complessivi di vendita giudiziale: lo rivela lo ‘Studio dei tempi delle esecuzioni italiane’, un report giunto all’ottava edizione, realizzato dall’Associazione T6. Nella città emiliana la durata media della procedura, durante lo scorso anno, è stata di circa due anni e mezzo (2,5 anni).

I tempi si sono accorciati (-11%) rispetto al 2022, quando ce ne volevano quasi tre (2,8 anni). Un dato che fa svettare Ferrara al di sopra della non esaltante media nazionale di sei anni. A seguire, in classifica, c’è il Tribunale di Gorizia, con una media di 2,64 anni e ancora dopo Trieste (2,77 anni di media) e Savona (2,91 anni). Tuttavia si tratta di un valore ancora perfettibile, rispetto all’estero. Ad esempio i Paesi Bassi vantano procedure esecutive tra le più efficienti d’Europa, con una durata media che varia tra 3 e 6 mesi, grazie ad una buona efficienza amministrativa, un sistema giudiziario ben organizzato e l’uso di tecnologie digitali che accelerano le pratiche.

“Constatiamo una tendenza stabile e positiva dei tribunali italiani – conferma Laura Pelucchi, partner de “La Scala Società tra avvocati” e referente della commissione esecuzioni immobiliari dell’Associazione T6 – specialmente in termini di capacità di definizione delle procedure, siamo però ancora lontani dai tempi medi degli altri Paesi. Nei prossimi anni sarà, quindi, necessario proseguire ed incrementare il processo di efficientamento al quale da anni le istituzioni e gli operatori del settore si stanno dedicando”.

Nel 2023 tempi più rapidi

Ad ogni modo l’Italia ha compiuto progressi rispetto agli anni precedenti: rispetto al 2022 il trend è in miglioramento. Nell’ultimo anno si è registrato un calo della durata media per la chiusura dei fascicoli, passando da 4,97 anni nel 2022 a 4,94 anni nel 2023. Nel 2023 sono stati definiti 48.881 fascicoli, in leggero calo del 1,5% rispetto ai 49.615 nel 2022, ma comunque in crescita rispetto ai 44.652 del 2021.

Si riscontrano miglioramenti anche nelle modalità di definizione, per cui le procedure chiuse con aggiudicazione, che rappresentano il 55% delle procedure totali, sono cresciute del 5,9% nel 2023 (con 26.938 fascicoli contro i 25.437 del 2022). A loro volta, sono diminuite del 9,6% le procedure concluse prima della fase di vendita per una definizione stragiudiziale, le quali rappresentano il 32% dei fascicoli complessivi. Il restante 13% si è risolto, invece, senza aggiudicazione per altre cause di estinzione.