Banca Ifis: l’utile netto del primo semestre cresce del 25,5% a 91 milioni di euro. Rivista al rialzo la guidance per il 2023

Approvata la nuova politica di dividendi di tipo progressivo che prevede l’incremento del payout ratio al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale della banca. Salgono a 195 milioni di euro i recuperi di cassa sui portafogli Npl

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Ernesto Fürstenberg Fassio e Frederik Geertman, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Banca Ifis

La banca ha rivisto al rialzo la guidance di utile per il 2023: previsto un utile netto di 160 milioni di euro, in aumento rispetto ai 150 milioni indicati a febbraio 2023 e all’obiettivo di 137 milioni di euro del Piano Industriale 2022-2024. Inoltre, è stata approvata una nuova politica di dividendi di tipo progressivo che prevede l’incremento del payout ratio al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale dell’istituto di credito.

L’andamento favorevole dei ricavi, in crescita dell’8% rispetto al primo semestre 2022, è sostenuto dalla positiva correlazione dei crediti commerciali al rialzo dei tassi di interesse e dalla politica di pricing. Il costo del credito del semestre, ai minimi storici, è pari a 16 milioni di euro, pur includendo 14 milioni di euro di accantonamenti prudenziali sui crediti in bonis a fronte di rischi macroeconomici. Il CET1 ratio si è attestato al 15,01%, escludendo l’utile del primo semestre 2023, ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti, pari all’8,65%.

Risultati relativi agli Npl

Salgono a 195 milioni di euro i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 7,0% rispetto al primo semestre del 2022, nonostante le tensioni inflattive. L’utile del periodo del Settore Npl è pari a 30,5 milioni di euro. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 136,5 milioni di euro e risulta sostanzialmente in linea con il dato dell’omologo periodo dell’esercizio precedente, in quanto la crescita degli interessi legata all’incremento degli impieghi medi e le migliori performance della raccolta legale sono state sostanzialmente compensate dal minor contributo della gestione stragiudiziale e da minori utili da cessione di portafogli Npl. I costi operativi risultano in crescita di 4,8 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 risultando pari a 91,6 milioni di euro al 30 giugno 2023.

Tale incremento è dato da maggiori spese del personale per 2,0 milioni di euro sia per incremento organico (inclusivo dell’effort della Capogruppo Banca Ifis) che per aumenti previsti del CCNL (già fattorizzati su giugno 2023), mentre il residuo incremento di 2,8 milioni di euro è relativo a maggiori costi di recupero. Gli incassi del Settore Npl nel primo semestre 2023 sono pari a 195,0 milioni di euro, includono le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risultano in aumento del 7,0% rispetto agli incassi di 182,2 milioni di euro del primo semestre 2022.

Siglata partnership industriale negli Npl con il Gruppo Mediobanca

In data 22 giugno 2023, Banca Ifis e il Gruppo Mediobanca hanno comunicato di aver siglato una partnership di lungo periodo per la gestione dei crediti deteriorati (Npl). Secondo l’accordo Banca Ifis rileverà da Mediobanca, per un corrispettivo di 100 milioni di euro, Revalea S.p.A., società nata nel 2022 dallo scorporo di Npl derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze.

La partnership ha una forte valenza industriale poiché consolida il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured. I due istituti hanno inoltre contestualmente siglato un accordo pluriennale di servicing che prevede che MBCredit Solutions (società del Gruppo Mediobanca specializzata nella gestione dei crediti) continui ad affiancare Banca Ifis nell’attività di gestione nonché di recupero dei crediti in sofferenza e deteriorati mettendo a disposizione del partner le proprie competenze professionali e industriali, in aggiunta a un accordo di forward flow sugli Npl derivanti dal credito al consumo di Compass.

Il portafoglio di crediti deteriorati di Revalea S.p.A., del valore nominale di 6,8 miliardi di euro e netto di bilancio di 256 milioni di euro, è caratterizzato da prestiti unsecured provenienti per l’89% dal settore bancario e composti per il 64% da crediti Retail e per il restante da Crediti Corporate. Al perfezionamento dell’operazione, il team di 22 professionisti che fanno parte di Revalea andrà a rafforzare la squadra di Banca Ifis. Il closing dell’operazione, subordinato solo all’ottenimento delle relative autorizzazioni normativo regolamentari, è atteso entro il quarto trimestre del 2023. L’operazione comporterà una decurtazione del CET1 di Banca Ifis di circa 40 bps.

“I risultati ottenuti dalla banca nel primo semestre 2023 – dichiara Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis – confermano la solidità di un modello di business che, nonostante un contesto macroeconomico sfidante, ha dimostrato di saper coniugare la sostenibilità finanziaria con l’attenzione a tutti gli stakeholder”

“Nel periodo – spiega Geertman – tutti i principali indicatori hanno registrato una importante crescita che ci ha portato a rivedere al rialzo le stime di utile per il 2023 a 160 milioni di euro, rispetto ai 150 milioni di euro stimati a febbraio 2023, che già superavano l’obiettivo di 137 milioni di euro del Piano Industriale 2022-2024. Tale risultato è stato raggiunto anche grazie alla crescita positiva dei ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, sostenuti dalla positiva correlazione con il rialzo dei tassi di interesse, dal dinamismo della rete commerciale e dall’accelerazione del processo di digitalizzazione che ha messo a disposizione nuove piattaforme e strumenti utili a migliorare l’efficienza sia del business commerciale che nell’Npl dove, nel periodo, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 195 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al primo semestre del 2022.

Abbiamo già avviato il piano di funding – prosegue – per rimborsare i 2 miliardi di euro di TLTRO, potenzialmente anche prima della scadenza di settembre 2024, con il remarketing delle note senior della cartolarizzazione leasing per circa 400 milioni di euro e il ramp-up della cartolarizzazione Npl per ulteriori circa 400 milioni di euro. A queste operazioni si aggiungono i circa 700 milioni di euro del portafoglio di proprietà in naturale scadenza entro settembre 2024. Nei prossimi trimestri sono, inoltre, previste operazioni di pronti contro termine sul portafoglio di proprietà, l’aumento della raccolta retail con una strategia multicanale ed emissioni obbligazionarie senior. Infine, nel primo semestre 2023, la prudente politica di credito della Banca ci ha portato a incrementare di 14 milioni di euro, per un totale di 65 milioni di euro, le riserve accantonate per far fronte ai potenziali rischi macroeconomici”.

Fonte: ufficio stampa Banca Ifis