Bilanci bancari: andamento deteriorati per BPM, Banco Desio, Bper e Credem

Nei conti al 30 settembre 2025 NPE ratio in diminuzione per BPM e Bper, stabile per Banco Desio – NPL ratio in diminuzione per Credem

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Banca

Le banche italiane continuano a mostrare un andamento dei crediti deteriorati in diminuzione. I conti al 30 settembre 2025, pubblicati ieri da BPM, Banco Desio, Credem e Bper, attestano una qualità del credito elevata e, nel complesso, in miglioramento.

Nel dettaglio, BPM, che ha chiuso i conti del periodo con un utile netto in aumento a 1.667 milioni (+17% al netto di componenti non ricorrenti), mostra un’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi ulteriormente ridotta al 2,5%, dal 2,8% del 31 dicembre 2024. Il costo del credito annualizzato risulta in riduzione a 34 p.b. rispetto a 40 p.b. al 30 settembre 2024, «pur garantendo – sottolinea la banca – significativi livelli di copertura dei crediti deteriorati». Lo stock di crediti deteriorati netti, pari a € 1,4 miliardi, è in diminuzione del 14,5% rispetto a fine 2024 e del 20,5% a/a.

Bper, che nei primi mesi dell’anno ha registrato un utile netto in aumento a 1.328 milioni (+19,6%), mostra un rapporto tra crediti deteriorati e crediti lordi verso la clientela in diminuzione (da 2,41 a 2,32 per cento). Al netto, invece, lo stesso rapporto è leggermente in salita (da 1,12 a 1,18 per cento). Il NPE coverage ratio è in aumento q/q al 56,3% – livello tra i più alti in Italia, segnala la banca – principalmente grazie all’incremento di copertura degli UTP; la copertura delle esposizioni classificate a Stage 2 è pari al 5,1%.

Banco Desio, che ha esposto un utile netto del terzo trimestre in diminuzione a 106 milioni (-9%), ha mantenuto invariato all’1,6% il rapporto tra crediti deteriorati netti e crediti totali alla clientela. Nel comunicato sui conti trimestrali, la banca lombarda sottolinea i «prudenti livelli di coverage». La copertura sui crediti deteriorati è del 46,8% e sale al 51,5% al netto dei crediti assistiti da garanzia pubblica.

Quanto a Credem, infine, la banca emiliana ha chiuso i conti al terzo trimestre con un utile netto in crescita a 506 milioni (+4,2%). La banca ha sottolineato la «bassa incidenza dei crediti problematici (Gross NPL Ratio) pari all’1,7% dei prestiti, rispetto al 2,5% medio delle banche italiane e al 2,2% medio delle banche europee». Lo stesso indicatore si collocava all’1,91% al 30 settembre 2024. Il rapporto tra crediti deteriorati netti (NPL netti) e impieghi netti si attesta allo 0,7%.

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