Christine Lagarde: “Grazie all’impegno della Vigilanza Bce le banche europee ora sono più solide”

Per la presidente Bce, tuttavia – come ammonisce nella prefazione al Rapporto di Vigilanza 2023 - il settore bancario quest’anno dovrà affrontare l’aumento dei tassi sui depositi e dei crediti deteriorati

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La presidente della Bce Christine Lagarde. Foto Alexis Haulot © European Union 2024 - Fonte: Parlamento europeo

“Il duro lavoro portato avanti per rendere le banche dell’area euro più resilienti ha dato i suoi frutti. Le banche hanno mantenuto posizioni patrimoniali solide, con un coefficiente aggregato Cet1 al 15,6%, vicino ai suoi massimi storici”. Ad affermarlo è la presidente della Bce, Christine Lagarde nella prefazione al rapporto annuale 2023 della Vigilanza bancaria dell’istituzione, che è stato presentato al Parlamento europeo. “Ciò ha aiutato a proteggere il settore degli shock esterni, consentendo alle banche di trasmettere all’economia la stretta di politica monetaria della Bce”.

Le sfide future: l’aumento dei crediti deteriorati

“Il settore bancario – ha proseguito –  ha davanti a sé sfide importanti per quest’anno, in un contesto per gli istituti di aumento dei tassi sui depositi e dei crediti deteriorati. La resilienza e l’adattabilità saranno cruciali per affrontare le sfide strutturali poste dal cambiamento climatico e dalla digitalizzazione. Le autorità di vigilanza continueranno a monitorare questi rischi, in particolare terranno d’occhio le esposizioni ai settori vulnerabili, come l’immobiliare e interverranno sui rischi nella governance e nei sistemi di controllo interni delle banche”.

Il 2024 è l’anno in cui si celebra il decennale della Vigilanza unica affidata a Francoforte. Un altro tema di cui tenere conto, secondo Lagarde, sarà lo sviluppo dell’intelligenza artificiale che terrà impegnati i supervisori nel controllo delle strategie per la digitalizzazione e la resilienza ai cyber- attacchi. L’obiettivo sarà “garantire che le banche rimangano forti e continuino a svolgere il loro ruolo nel sostenere l’economia dell’area euro nel suo percorso verso un futuro più verde e digitale”.