Consorzio Luzzatti perfeziona nuova cartolarizzazione su un portafoglio di 333 milioni di euro di GBV

L’operazione condotta assieme a Banca Ifis, BPPB, CR Volterra e Banca di Piacenza

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Il Consorzio Luzzatti ha perfezionato una nuova cartolarizzazione multioriginator di crediti deteriorati con la partecipazione di Ifis Npl Investing (Gruppo Banca Ifis), Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Cassa di Risparmio di Volterra e Banca di Piacenza, per un valore lordo (GBV) complessivo di 333 milioni di euro.

Il portafoglio di crediti deteriorati della nuova cartolarizzazione, l’ottava strutturata dal Consorzio nel corso degli anni, è composto – precisa un comunicato – da una componente bancaria (assistita per quasi il 50% delle posizioni da almeno un’ipoteca di primo grado e, per la parte rimanente, da posizioni unsecured o garantite da ipoteche di grado successivo) e da un portafoglio granulare unsecured.

In continuità rispetto alle ultime cartolarizzazioni della Luzzatti, il ruolo di Arranger e Placement Agent dell’operazione è stato svolto dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, mentre il ruolo di advisor legale dell’intera operazione è stato affidato quest’anno allo studio Gianni & Origoni. Il ruolo di master servicer verrà svolto da Donext S.p.A., mentre i ruoli di special servicer sono stati rispettivamente affidati a Dovalue S.p.A. e a Hipoges, in regime di co-special servicing.

Nel dettaglio, la società veicolo costituita ad hoc («Luzzatti POP NPLs 2025 S.r.l.») ha emesso tre tranche di notes ABS:
• una tranche senior di 35 milioni di euro, corrispondente al 10,5% del GBV;
• una tranche mezzanine non dotata di rating di 6 milioni di euro (1,8% del GBV);
• una tranche junior non dotata di rating di 1 milione di euro (0,3% del GBV).

L’operazione ha ottenuto l’assegnazione di un rating BBB+ / BBB (high) ai titoli senior da parte di ARC Ratings e Morningstar DBRS.

«La cartolarizzazione multioriginator di sofferenze – ha sottolineato Massimo Famularo, che coordina il team Luzzatti nel settore NPE – si è confermata anche quest’anno uno strumento di derisking valido ed efficace per le tipologie di NPE selezionate insieme agli originator. La possibilità di condividere costi e competenze e di fare leva su un processo di strutturazione ormai maturo e consolidato negli anni ha consentito di realizzare una nuova operazione di rilievo nel settore degli NPE».

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